ALGHERO - «Ancora una volta non si smentisce quella che si delinea sempre più come un'avversione del direttore del Parco di Porto Conte, Mariano Mariani, verso gli imprenditori agricoli della Nurra. L'ultima sua sparata riguardo la possibilità di utilizzare i reflui in agricoltura anche se non certificati è strabiliante: rischiare l'avvelenamento di migliaia di ettari di campi agricoli pare una cosa da poco» si domanda la presidente del Comitato di borgata di Maristella. All'indomani della forte presa di posizione del direttore del Parco di Porto Conte contro Consorzio di Bonifica e Abbanoa sullo scarico dei reflui [
LEGGI], i primi a prendere pubblicamente posizione sono i comitati di borgata.
«Agricoltura locale quindi per l'ennesima volta sotto attacco da parte del Parco di Porto Conte: questa sparata si va ad aggiungere alle inefficaci misure per il contenimento dei cinghiali in eccesso, alle promesse di recintare l'area protetta e di fornire agli agricoltori mezzi di contrasto alla fauna selvatica, all'esclusione dalla Consulta dei portatori di interessi locali, alle forti frizioni tra Parco e abitanti dell'area contigua per arrivare sino all'incredibile esclusione del Parco anche dalla più importante manifestazione agricola dell'agro algherese, la Sagra della Fragola di Sa Segada. Bel rapporto di collaborazione con la popolazione residente nell'area contigua» attacca Tonina Desogos.
«Chiediamo al Presidente del Consorzio di Bonifica Zirattu di non retrocedere di un millimetro riguardo la necessità di sicurezza dell'acqua per i consorziati. La tutela della salute e la salvaguardia del polmone agricolo di Alghero non possono soccombere di fronte ad interessi diversi. Da tempo non permettiamo più che le borgate siano intese come la cloaca di Alghero e ci stupiamo di come, anche nel 2023, si possa assistere a rigurgiti di indecenza in tal senso» chiude Tonina Desogos, Presidente Comitato di Borgata di Maristella.