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1 luglio 2023
Reflui al Calich, il Parco minaccia azioni legali
All'indomani delle rassicurazioni da Porta Terra circa l´accordo raggiunto per la riattivazione dei conferimenti in agricoltura, il direttore del Parco di Porto Conte annuncia il configurarsi di gravi e dannosi problemi all´ecosistema del Calich, già evidenziati dal 21 giugno, ravvisa violazioni di carattere ambientale e annuncia azioni legali
ALGHERO - «Non interrompere il conferimento dei reflui per scopi irrigui e anzi di provvederne la stessa destinazione per l’intera componente prodotta. Nella denegata ipotesi in cui il Consorzio di Bonifica interrompesse il conferimento dei reflui de quo, l’Ente sarà costretto a tutelare le proprie ragioni nelle sedi che riterrà più opportune, senza trascurare l’eventualità di promuovere apposita azione giudiziaria volta al risarcimento dei danni patiti e patiendi in ragione del danno ambientale che si potrebbe arrecare al sistema lagunare del Calich, riservandosi anche la facoltà di investire della questione la magistratura penale».
Si complica terribilmente la questione San Marco. L'intimazione rivolta ai rispettivi direttori di Abbanoa - Enrico Maria Peruzzi - e Consorzio di Bonifica della Nurra - Francesco Paolo Naccari - è a firma del direttore del Parco Regionale di Porto Conte, Mariano Mariani, e segue l'annunciato sversamento dei reflui del depuratore di San Marco sul Rio Barco e da li sul delicato ecosistema del Calich. Da Tramariglio si evidenzia che effetti dannosi si sono già evidenziati dal 21 giugno scorso, quando la salinità alla stazione di rilevamento multiparametrico, recentemente installata nei pressi della foce del Rio Barca, ha registrato un primo importante abbassamento della salinità, e che è andata riducendosi sempre più fino ad oggi raggiungendo il valore 13 (unità della scala di salinità pratica), da 26-27 più tipico dell’ambiente lagunare in questa stagione.
«Quanto premesso e considerato - evidenzia nella missiva indirizzata anche alla provincia di Sassari dal direttore Mariani - per richiamare gli enti preposti a valutare attentamente a quali implicazioni di responsabilità si stiano esponendo nello sversamento dei reflui depuranti nell’area umida del Calich, sia per le ragioni ecologiche sopradette, ma soprattutto in palese infrazione degli articoli 9-10-11 del Regolamento della zona speciale di conservazione ITB010042 “Capo Caccia (con le isole Foradada e Piana) e Punta Giglio”, della vigente normativa in materia di VIA e di VINCA ed, ancora prima, delle misure di salvaguardia di cui alla legge istitutiva del Parco naturale regionale di Porto Conte art. 26 e 29, nonché del vigente “Regolamento per l’accertamento e l’ irrogazione delle sanzioni amministrative” dell’Ente».
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