S.A.
14 giugno 2023
Festival Dromos dal 28 luglio al 14 agosto
Presentata questa mattina a Donigala Fenughedu, frazione di Oristano, la venticinquesima edizione del festival Dromos, in programma dal 28 luglio al 14 agosto. Sono intervenuti il direttore artistico Salvatore Corona, che ha ripercorso le tappe principali del festival in questo quarto di secolo, il responsabile tecnico e la curatrice della sezione arti visive di Dromos Anna Rita Punzo che ha sottolineato la valenza culturale di Dromos e il suo pluriennale cammino comunitario, rispecchiato dal titolo di questa edizione: "People"
ORISTANO - Ritorna dal 28 luglio al 14 agosto l'appuntamento con Dromos, il festival organizzato dall'omonima associazione culturale, che quest'anno saluta la sua venticinquesima edizione con la consueta formula itinerante tra vari centri e località della provincia di Oristano: dallo stesso capoluogo alla sua frazione di Donigala Fenughedu, da Fordongianus a Morgongiori, da Neoneli a Cabras, a Ortueri (in provincia di Nuoro), e con l'importante ritorno, in coda al calendario, a Nureci, per salutare al meglio il primo quarto di secolo del festival. Dromos svolgerà il suo programma spaziando, come sempre, tra stili e linguaggi musicali differenti, con la presenza di artisti di livello internazionale, senza trascurare le eccellenze nazionali e locali, proponendo un cartellone senza steccati tra generi e generazioni.
I primi due protagonisti sono già stati annunciati nelle scorse settimane: i Manhattan Transfer, che saranno in concerto il 29 luglio a Oristano, e Stefano Bollani, atteso in piano solo il 10 agosto a Neoneli. Ma sono tanti gli altri nomi di spicco nel cast di Dromos numero venticinque: i pianisti Abdullah Ibrahim, Tigran Hamasyan e Chano Domínguez, le cantanti Lady Blackbird e Cécile McLorin Salvant, The Original Blues Brothers Band, Alfa Mist, The Comet is Coming, Big Daddy Wilson, Gianluca Petrella in versione dj; e poi i sardi: Marino De Rosas con Denise Gueye, Francesco Piu col suo trio, Francesca Corrias e Daniela Pes che uniranno le loro voci a quella della napoletana Maria Pia De Vito, accompagnate dall'Orchestra Jazz della Sardegna in una produzione originale dedicata al jazz al femminile.
Dunque tanta musica (ma non solo) per un'edizione di Dromos che si presenta sotto il titolo "People", con un riferimento al tema del ripopolamento culturale; perché, come scrive la critica d'arte Anna Rita Punzo, «Dromos 25 non è la mera autocelebrazione di un festival che guarda a se stesso, ma la nuova tappa di un cammino comunitario pluriennale che coniuga espressioni e linguaggi artistici multietnici, sostenibilità ambientale e inclusione sociale, al fine di stimolare processi di cooperazione e partecipazione attiva che agiscano come forze centripete per il ripopolamento socio-culturale dei territori marginali. (…) People dunque non è un banale slogan, una semplice scelta tematica ma un manifesto, una visione lungimirante, l'imperativo etico perseguito da chi, venticinque anni fa, ha scelto di porre la comunità al centro di un progetto a più voci che, come in una articolata composizione polifonica, confluiscono in un'unica e armoniosa sinfonia.»
Nella foto: Stefano Bollani
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