S.A.
3 giugno 2023
Ad Alghero e Quartu 24 nuovi progetti sostenibili
Scuola plastic free alla riqualificazione di zone di pregio della propria città, dai concerti ecologici al sistema di riciclo dell´acqua per l´orto, passando per una mobilità cittadina più sicura ed eco-sostenibile: i progetti ideati da 80 ragazzi sardi tra i 16 e i 19 anni, divisi in squadre, che partecipano al progetto europeo ´MediterranEu
ALGHERO - Dalla scuola plastic free alla riqualificazione di zone di pregio della propria città, dai concerti ecologici al sistema di riciclo dell'acqua per l'orto, passando per una mobilità cittadina più sicura ed eco-sostenibile, l'aumento delle aree verdi nei centri abitati o il riuso e il riciclo della posidonia spiaggiata. Sono in totale 24 i progetti di sostenibilità ambientale, sociale ed economica ideati da 80 ragazzi sardi tra i 16 e i 19 anni, divisi in squadre, che partecipano al progetto europeo 'MediterranEu - Giovani che cambiano il mondo', format realizzato e implementato dall'associazione Rumundu, capofila del progetto e fondata da Stefano Cucca. Il progetto si avvale del supporto della Fondazione Terzo Pilastro - Internazionale, presieduta da Emmanuele F. M. Emanuele, in collaborazione con la Fondazione Alghero, con i comuni di Alghero e Quartu Sant'Elena e l'associazione Rondine Cittadella della Pace. "Progetti validi, innovativi e subito applicabili, volti a ripensare le comunità d'appartenenza in ottica di economia circolare: un supporto pratico e operativo alle comunità locali che arriva direttamente dai ragazzi, dal futuro", sottolinea Stefano Cucca, che è passato dal giro del mondo in bicicletta, dieci anni fa, allo sviluppo e supporto di progetti ad alto impatto sociale. È la quarta edizione del progetto, partito con l'obiettivo di promuovere una nuova forma di imprenditoria giovanile con ricadute positive sul territorio e di insegnare ai ragazzi a fare impresa immaginando nuovi modelli di sviluppo basati sull'economia circolare.
Dopo una prima fase di promozione e selezione dei partecipanti, il progetto è proseguito con la attività formative e i percorsi di innovazione sociale, con incontri in presenza e online della durata di tre mesi e un ulteriore periodo di incubazione dei progetti all'interno della Rumundu Academy. Ora arriva la fase clou con due eventi, ad Alghero (il 5 giugno al liceo Fermi), e a Quartu Sant'Elena (l'8 giugno all'ex Convento dei Cappuccini), dal titolo 'HackUN - Hacheriamo le nostre comunità per un futuro sostenibile in linea con gli obiettivi delle Nazioni Unite'. I due appuntamenti chiuderanno l'hackathon (evento al quale partecipano, a vario titolo, esperti di diversi settori dell'informatica) in corso sulla pagina Instagram di Rumundu, dove si stanno votando i progetti più interessanti ideati dai ragazzi. I voti social, insieme alle valutazioni di una giuria di esperti, decreteranno il miglior progetto e quindi il team vincitore, che verrà selezionato per un ulteriore periodo formativo nelle istituzioni europee a Bruxelles.
Parallelamente alle attività che coinvolgono i giovani in Sardegna c'è anche la sezione internazionale del progetto che coinvolge dodici giovani che provengono da paesi in conflitto di Europa, Africa, Americhe e Medio Oriente. Dopo aver convissuto nella World House internazionale dell'associazione Rondine Cittadella della Pace in Toscana e aver frequentato un Master in Global Governance, Intercultural Relations e Peace Process Management dell'Università degli Studi di Siena, a ottobre affrontano un periodo di incubazione all'interno della Rumundu Academy per far nascere idee di impresa sostenibili, profit e no profit, che possano diventare startup in grado di incidere nella realtà locali, innescando un profondo cambiamento sociale, economico e politico. Durante l'evento finale a ottobre saranno decretati i migliori progetti di entrambe le sezioni che saranno a disposizione delle istituzioni per la loro realizzazione.
|