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Tore Piana 31 maggio 2023
L'opinione di Tore Piana
Chimica verde, oltre il danno la beffa
<i>Chimica verde, oltre il danno la beffa</i>

Sono passati ben 12 anni, dal lontano 26 Maggio 2011 quando l’Eni, il Governo Nazionale e Novamont insieme alle parti sociali del territorio firmarono il protocollo d’intesa per la nascita del polo della Chimica Verde a Porto Torres. In Sardegna, il protocollo sulla chimica verde dopo la chiusura del petrolchimico di Porto Torres, era la promessa di un futuro sostenibile e innovativo, garantendo occupazione e grandi ricadute economiche, sia in termini di bonifiche, sia occupazionali e in particolare il coinvolgimento delle imprese agricole che dovevano produrre colture necessarie ad alimentare la cosiddetta “chimica verde” per la produzione di bioplastiche. Per realizzarlo nasceva Matrìca, società partecipata da Eni e Novamont. Ad oggi nessun coinvolgimento diretto è stato portato avanti dalla Società Matrica, al comparto agricolo, se non alcuni pochi ettari sperimentali con la coltivazione del Cardo, che non ha prodotto nessuna ricaduta economica agli agricoltori. Oggi a Porto Torres si producono materie Bio Plastiche con materie prime vegetali, (olio di girasole o di Mais) prodotto in altri stati europei ed extraeuropei. Oltre al danno la beffa. Oggi è giunto il momento di rivendicare con forza le promesse contenute nei protocolli d’intesa, noi come Organizzazione di Categoria Agricola chiediamo ad alta voce la convocazione di un tavolo tecnico operativo, dove le imprese agricole del territorio siano coinvolte per stabilire dei piani colturali atti alla produzione delle materie prime vegetali, occorrenti alle produzioni Bio Chimiche . Tavolo dove dovranno essere stabiliti una volte per tutte, tipologia di coltura , quantità, prezzi e modalità di conferimento. Come CSA e AIC (associazione Italiana Coltivatori) chiediamo a Matrica, ENI e a tutte le forze sociali, sindacali e politiche del territorio, un fronte comune per la realizzazione di quanto promesso e sottoscritto.

*Presidente del Centro Studi Agricoli e responsabile dell’Associazione Italiana Coltivatori
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