S.A.
19 maggio 2023
Continuità: il nuovo modello sardo Regione: 20 nuovi voli e 25 mln
È pronto per l’inserimento all’ordine del giorno dei lavori della Giunta regionale il disegno di legge per il potenziamento del traffico aereo da e per l’Isola
ALGHERO - Parte il modello sardo di continuità territoriale. È pronto per l’inserimento all’ordine del giorno dei lavori della Giunta regionale il disegno di legge per il potenziamento del traffico aereo da e per l’Isola. Il provvedimento – illustrato oggi all’Università di Sassari dall’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro nel corso di un incontro al quale hanno partecipato il rettore Gavino Mariotti e docenti dell’Ateneo turritano, e il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma – prevede uno stanziamento di 25 milioni di euro in tre anni (5 milioni per il 2023 e 10 milioni ciascuno per il 2024 e il 2025), risorse ricavate dai ribassi d’asta delle gare della continuità da destinare alle compagnie per l’attivazione di nuovi collegamenti.
«Questo disegno di legge – ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, collegato in videoconferenza – rappresenta un modello innovativo in materia di aiuti per il potenziamento del traffico aereo della Sardegna. Andare a incidere con un abbattimento dei diritti aeroportuali fino al 50% per l’apertura di nuove rotte, significa utilizzare uno strumento realmente incisivo che può restituire alla Regione la possibilità di pianificare una rete di collegamenti che siano in grado non solo di garantire il diritto sociale alla mobilità dei sardi, ma soprattutto il diritto all’accessibilità dell’Isola».
«Oggi – ha spiegato l’assessore Moro – presentiamo il lavoro, realizzato con il prezioso e determinante contributo dell’Università di Sassari e dell’Enac, per mettere a sistema con un disegno di legge apposito gli aiuti diretti ai vettori, un lavoro che sarà portato dall’Enac come modello alle altre Regioni. È uno dei tre pilastri su cui si reggerà il modello sardo di continuità territoriale aerea: gli aiuti andranno alle compagnie, con bandi gestiti direttamente dalla Regione, per attivare nuove rotte, italiane ed europee, che siano finalizzate anche alla destagionalizzazione delle presenze turistiche e alla connessione con il mercato croceristico, comprese le attività di promozione e informazione». E per questo, ha aggiunto Moro, «che il mio assessorato procederà in armonia con quello del Turismo, perché è evidente che queste nuove rotte dovranno essere indirizzate anche per dare risposta al comparto strategico del turismo in Sardegna».
Gli altri due pilastri, ha ricordato l’esponente della Giunta Solinas, sono: «la continuità territoriale come la conosciamo, quella dei tre aeroporti sardi con gli scali di Roma e Milano, con gli oneri di servizio, per la quale con Enac e Ministero vogliamo riaprire il confronto a Bruxelles per ridefinirne alcuni aspetti, a cominciare dal fissare un tetto massimo alla tariffa dei non residenti, e infine gli aiuti diretti al passeggero per l’abbattimento del costo tariffario, da finanziare con uno stanziamento di 2 milioni e mezzo di euro di risorse statali». «Quest’ultimo regime di aiuti - ha precisato Moro - viene definito modello Baleari, ma in realtà presenta alcune sostanziali differenze, soprattutto dai contesti nei quali viene applicato, e garantirà l’abbattimento diretto del costo del biglietto aereo su tutte le tratte a particolari categorie di residenti».
Gli aiuti ai vettori, secondo quanto prevede il disegno di legge, potranno essere concessi, «al fine di migliorare la connettività della Regione Sardegna e la mobilità dei cittadini dell'Unione europea, fino a un massimo del 50 per cento dei costi sostenuti per le rotte. Dovranno essere soddisfatti alcuni criteri: la rotta deve promuovere l’aumento del volume del traffico dei passeggeri; gli aiuti non devono determinare il trasferimento di passeggeri da una compagnia all’altra; gli aiuti non si cumulino con altri presenti sulla stessa rotta, o rotta comparabile, come ad esempio obblighi di servizio pubblico o altri finanziamenti che coprono gli stessi costi ma erogati da altri Stati; gli aiuti possono essere concessi solo se il servizio aereo proposto non è già operato tra i due aeroporti della rotta in questione».
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