S.A.
12 maggio 2023
Caro affitti ad Alghero: 28mila case e 10mila disabitate
La riflessione del gruppo Per Alghero riguarda una problematica che esiste da tempo in città, che mal concilia l´anima di un territorio a vocazione turistica, da una parte; e luogo di residenza per famiglie, studenti e lavoratori, dall´altra
ALGHERO - «Il problema “affitti” investe pesantemente anche Alghero. Non solo caro-affitti. E non solo per gli studenti. E’ infatti sempre più complicato e raro trovare case ad Alghero, soprattutto con canone di locazione annuale o comunque a lungo termine. Contratti solo stagionali rendono complicato per le giovani coppie restare in città, favorendo per Alghero un ruolo di esclusività e di temporaneità che mal si concilia con le esigenze delle famiglie sempre più impegnate a fare i conti con l’inflazione, con il costo del denaro che porta a dover fare i salti mortali per sopravvivere». La riflessione del gruppo Per Alghero riguarda una problematica che esiste da tempo in città, che mal concilia l'anima di un territorio a vocazione turistica, da una parte; e luogo di residenza per famiglie, studenti e lavoratori, dall'altra.
Secondo i consiglieri di centro-sinistra Esposito, Bruno e Sartore Alghero «è una città che espelle i suoi giovani, che li porta a cercare casa nei paesi limitrofi, non ha futuro». La "fotografia" è ancora meglio descitta dai numeri: Alghero ha circa 28.000 abitazioni, 10.000 non sono abitate. Quarantamila posti letto in seconde case vuote. «E’ noto come, negli anni, interi quartieri siano stati svuotati a favore di un uso e consumo esclusivo di turisti e benestanti». «Le politiche di questa amministrazione di destra sembrano sempre più rivolte verso chi vive Alghero solo in modo fugace, passeggero, molto meno l’attenzione appare rivolta ai residenti, e soprattutto alle nuove generazioni. Ma anche gli anziani che sostengono spesso i giovani, fungendo da vero ammortizzatore sociale, non riescono più a svolgere questa funzione. La vita è troppo cara» spiegano in una nota.
E concludono: «Occorre creare i presupposti per efficaci politiche della casa, per identificare aree e interventi per la realizzazione dell’edilizia pubblica, per forme di co-housing e l’autocostruzione, anche tramite prescrizioni che prevedano adeguate cessioni all’Amministrazione comunale delle superfici edificabili; la costituzione di un patrimonio di edilizia pubblica o privata a canone calmierato tramite meccanismi e prescrizioni urbanistiche che prevedano possibilità di accordi di cessione degli alloggi in cambio di premialità volumetriche; l’istituzione di meccanismi normativi che favoriscano la destinazione delle abitazioni come casa di residenza. E nell’immediato, dare risposta - coinvolgendo la Regione - attraverso contributi all’affitto più consistenti ed in tempi più celeri di quelli attuali, visto che che l’amministrazione Conoci e’ lontana anche dalla determinazione della graduatoria definitiva per gli aventi diritto. Servono più risorse e soprattutto occorre sbloccare un mercato che non è fatto per gli algheresi che cercano casa. Subito».
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