S.A.
12 maggio 2023
Burocrazia: 53% imprese sarde in attesa
Il 53,3% dei giorni di realizzazione impiegato nei “tempi di attraversamento”: i dati nel report di Confartigianato Sardegna
CAGLIARI - E’ un peso ingombrante, opprimente, quasi schiacciante quello della burocrazia in Sardegna che, attraverso leggi, leggine, scartoffie,
regolamenti, cavilli, decreti, interpretazioni, formulari e riforme,
interferisce, rallenta o blocca la maggior parte dei bandi, concorsi,
provvedimenti e atti a sfavore di aziende, imprenditori, dipendenti,
produzioni e sviluppo economico, considerato anche come carte e
certificazioni siano, il più delle volte, già nelle disponibilità
delle Amministrazioni. L’esempio lo danno le opere pubbliche nell’Isola: il 53,3% dei giorni necessari per realizzarne una è occupato dai “tempi di attraversamento”, dati dall’intervallo temporale che intercorre tra la
fine di una fase e l’inizio della fase successiva, riconducibili
prevalentemente ad attività amministrative necessarie per la
prosecuzione del percorso attuativo di un’opera. Quindi, più della
metà del tempo le imprese lo trascorrono “in attesa” dei passaggi
burocratici. Le fasi sono quelle di progettazione - preliminare,
definitiva ed esecutiva - affidamento. Di conseguenza solo 44,7% del
tempo è impiegato nella fase di effettivo realizzo dei lavori.
Nella classifica stilata tra regioni, l’Isola è al sesto posto per
“tempi attraversamento”: al primo posto la Sicilia con il 60,8% dei
giorni di “intervallo”, seguita da Puglia (60,2%) e Abruzzo (58,5%).
Tra le regioni più virtuose l’Emilia Romagna (solo 35,6%), il Trentino
(38,2%) e la Valle d’Aosta (41,4%), contro una media nazionale del
54,3%. E’ questo ciò che emerge dal report, realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, sul “Peso della burocrazia nell’Isola” che,
attraverso i dati della Commissione Europea e dell’Agenzia per la
Coesione Territoriale, ha analizzato il peso dei processi gestionali
della Pubblica Amministrazione su imprese e cittadini. Emblematico ciò che è accaduto sul Superbonus 110%. Se gli incentivi fiscali per l’edilizia hanno supportato la ripresa dopo la pandemia, i
loro effetti positivi sono stati ritardati e depotenziati a causa
dello stillicidio di modifiche normative, un vero incubo per imprese,
professionisti, amministratori di condomini e famiglie.
L’analisi svolta dalla Direzione Politiche Fiscali di Confartigianato,
aggiornata ad aprile 2023, delinea una ragnatela burocratica di 248
interventi su cessioni e sconto per le detrazioni fiscali edilizie e
superbonus: nel dettaglio si tratta di 37 interventi legislativi
distribuiti su 19 differenti leggi, decreti legge e decreti
ministeriali, di cui 21 solo nell’ultimo anno ed equivalente ad 1
modifica legislativa ogni 17 giorni. Inoltre, si sommano 10
provvedimenti del Direttore dell’Agenzia delle entrate e 201 documenti
di prassi, costituiti da 8 circolari, 5 risoluzioni, 169 risposte ad
interpello e 19 FAQ.
Per questo Confartigianato Sardegna plaude all’annunciata iniziativa
del Governo che, attraverso un pacchetto di misure contro i lacci che
frenano le imprese, interverrà su autorizzazioni, modulistica,
riduzione dei tempi, silenzio-assenso a beneficio delle attività
produttive, l’edilizia (con la semplificazione di Suap e Sue) e
l’artigianato. Lo snellimento delle procedure burocratiche è uno dei target affidati dal PNRR al dicastero della Pubblica amministrazione. L’obiettivo finale è quello di arrivare allo sfoltimento e alla semplificazione di ben 600 procedure entro il 2026, l’anno entro cui il PIANO dovrà essere completato. Il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha dato mandato ai suoi uffici di procedere con degli step intermedi. Entro il prossimo mese, dunque, saranno definite circa 30
procedure di semplificazione amministrative. Ma si tratterà solo del
primo passo. Entro la fine dell’anno l’intenzione è di portare il
numero delle procedure semplificate fino a 100.
Nella foto: il presidente di Confartigianato Sardegna Maria Amelia Lai
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