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11 maggio 2023
Il pugno poi la morte ad Alghero: la mamma chiede giustizia
La vicenda di Alghero risale al 9 giugno del 2022: la mamma della vittima ha scritto una lettera aperta alla Nuova Sardegna per raccontare il suo stato d’animo ed esprimere il proprio desiderio di giustizia
ALGHERO - La tragica vicenda avvenuta ad Alghero risale al 9 giugno del 2022: Roberto Delrio, all'epoca 62enne, aveva inseguito un motociclista di 41 anni colpevole di una mancata precedenza. Dopo un parapiglia in mezzo alla strada, l'uomo lo aveva colpito con un pugno alla testa: caduto, Roberto era stato ricoverato all'ospedale di Sassari ma le lesioni subite si erano rivelate troppo gravi ed era morto dopo giorni di agonia. Per quella morte il motociclista Roberto dovrà difendersi dall’accusa di omicidio preterintenzionale.
Dopo 11 mesi Anna Masia, madre di Roberto, ha affidato a una lettera uno sfogo amarissimo: «Sono la mamma di un figlio cui, per futili motivi, è stata tolta la vita ormai quasi un anno fa. Certo, per tutte le madri i propri figli sono i migliori del mondo, ma al di là di questa ovvietà, la grande partecipazione alle esequie, gli innumerevoli attestati di stima, di amicizia e di riconoscenza non solo morale, oltre a riempirmi il cuore di orgoglio, dimostrano che il mio Roberto era apprezzato, benvoluto e conosciuto come persona perbene, onesta e, come tale, meritevole della tanta commozione e dolore che la sua scomparsa ha suscitato e suscita tuttora in familiari, parenti, amici, colleghi e semplici conoscenti».
La donna, nella missiva, ha voluto ringraziare tutti quelli che sono stati vicini alla famiglia. Infine un appello affinché venga possa essere fatta giustizia. «Approssimandosi il processo mi affido alla giustizia, confidando che faccia celermente il suo corso, nella certezza tuttavia che la peggior punizione per l’autore del gesto violento che mi ha privato di Roberto sarà il rimorso che lo accompagnerà per tutta la vita. Come per tutta la vita sarà impressa nella mente e negli occhi del figlio Jacopo la brutale violenza che lo ha separato per sempre dal padre».
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