S.A.
8 maggio 2023
Inaugurata stagione sinfonica a Sassari
A coinvolgere la platea è stato un programma di grande fascino che ha proposto nella prima parte della serata una delle pagine più celebri, apprezzate ed eseguite nel panorama della letteratura per violino e orchestra il Concerto in Mi m op 64 di Mendelssohn
SASSARI - Una serata di grande musica ha dato il via al Comunale di Sassari alla nuova stagione lirico sinfonica del de Carolis con un concerto, di valenza storica per la città, che è stato accolto con infiniti applausi dal numeroso pubblico presente in sala. Concerto storico non solo per il solista di fama mondiale sul palco: Massimo Quarta, tra i più importanti violinisti della sua generazione, chiamato in questa occasione anche a dirigere l’orchestra del de Carolis, ma anche per il ritorno a Sassari di una stagione sinfonica curata dal Teatro di tradizione cittadino, un progetto culturale che non si realizzava ormai da decenni concretizzato grazie al contributo del Ministero, della Regione, del Comune di Sassari e della Fondazione di Sardegna.
A rendere il concerto un evento da ricordare è stato inoltre “il nuovo suono” del teatro che musicisti e pubblico hanno potuto apprezzare per la prima volta grazie alla camera acustica appena installata. Considerata la grande affluenza di pubblico la scommessa del de Carolis di investire sulla sua orchestra e su un programma di musica sinfonica sembra di fatto vinta e dimostra come il pubblico cittadino apprezzi particolarmente e sia interessato a seguire questo genere musicale. A coinvolgere la platea è stato un programma di grande fascino che ha proposto nella prima parte della serata una delle pagine più celebri, apprezzate ed eseguite nel panorama della letteratura per violino e orchestra il Concerto in Mi m op 64 di Mendelssohn. Il lunghissimo e caloroso applauso ha richiamato sul palco per ben due volte Quarta che ha regalato al pubblico due bis di eccezionale virtuosismo: il Capriccio 24 di Paganini e il Largo dalla III Sonata di Bach. La seconda parte del concerto ha visto l’esecuzione della Sinfonia N. 4 in La M op 90 di Mendelssohn comunemente nota come “Italiana” nata dalle atmosfere che il compositore trovò nelle città italiane, che visitò a partire dal 1830.
«Suonare con l’orchestra del de Carolis – dice Massimo Quarta - è stata una bellissima esperienza. E’ composta da musicisti non solo bravi, cosa comunque non scontata, ma anche animati da grande entusiasmo, curiosità e voglia di imparare. E’ stata davvero una settimana di lavoro che resterà positivamente nel mio ricordo, siamo entrati subito in sintonia. Ad aiutarci è stata anche l’ottima qualità del suono della sala. La camera acustica che è stata appena installata è una soluzione fantastica che dovrebbero adottare tutti i teatri. Fa lavorare bene i musicisti, riusciamo a sentirci bene fra noi e questo ovviamente va a beneficio di chi ci ascolta». La stagione proseguirà con un altro grande protagonista del concertismo internazionale: il pianista tedesco Alexander Lonquich sarà solista e direttore dell’orchestra dell’Ente il 14 maggio con un programma dedicato questa volta a Beethoven.
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