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28 aprile 2023
Ecco l´operazione F2i sugli scali Sardi
Sulla fusione dei tre scali sardi di Alghero, Olbia e Cagliari, decisamente osteggiata dalla Regione, interviene la Camera di Commercio di Cagliari con una nota ufficiale. Il tentativo è di fare chiarezza: si parla di razionalizzazione, l’efficientamento e la specializzazione delle strutture aeroportuali
ALGHERO - «L’operazione di integrazione tra i tre aeroporti sardi prevede la realizzazione di un modello di gestione degli scali utile a una pianificazione integrata di attività e servizi che consenta lo sviluppo del traffico attraverso la razionalizzazione, l’efficientamento e la specializzazione delle strutture aeroportuali, in linea con gli orientamenti strategici già espressi dalla Linee Guida MIMS 2016 e con il quadro regolatorio europeo. La costituzione della rete – per sua natura - presuppone che l’integrazione si attui tra scali compatibili; nel caso di specie, considerata la connotazione insulare del territorio e avuto riguardo allo stesso bacino di utenza, il processo di integrazione riguarda necessariamente scali aeroportuali geograficamente connessi e per questo vede la partecipazione dei soci già presenti negli scali interessati dalla rete. Questi sono i motivi alla base dell’infungibilità di F2i Ligantia S.p.A. e, con essa, delle società di gestione degli aeroporti di Olbia ed Alghero». E' la Camera di Commercio di Cagliari ad intervenire nel tentativo di evidenziare gli eventuali benefici dell'operazione di privatizzazione dei tre scali dell'isola.
«L’operazione - si legge nella nota - prevede la sottoscrizione da parte della Camera di un aumento di capitale di F2i Ligantia, che Camera libererà con il conferimento in natura delle azioni detenute in SO.G.AER, acquisendo così il ruolo di socio pubblico territoriale nella Holding Ligantia che deterrà le partecipazioni di maggioranza sulle tre società di gestione degli aeroporti sardi. La holding, la cui sede sociale sarà trasferita a Cagliari, assicurerà così l’unitarietà del disegno gestorio, atteso che le prerogative sulla gestione della politica di crescita del territorio saranno assicurate dai soci “territoriali”, essendo rimesse al socio industriale l’operatività e lo sviluppo degli scali. In conformità alle previsioni di legge, l’operazione prevede che la tutela dell’interesse pubblico sia garantita dalla stesura di specifici patti parasociali e degli statuti delle controllate, che assicureranno sia l’equilibrio degli assetti societari, a garanzia del corretto peso del socio pubblico nella governance, sia l’attento vaglio dell’interesse pubblico nell’adozione delle decisioni strategiche finalizzate alla regolare erogazione dei servizi, alla razionalizzazione delle spese e alla valorizzazione della complementarietà degli scali».
«Non solo. Tra gli obiettivi della rete tra aeroporti regionali, come detto basata sulla vicinanza territoriale degli scali e sulla loro gestione unificata o coordinata, si ricordano le importanti economie di scala, il trasferimento di knowledge e di buone pratiche, l’attuazione di processi di modernizzazione e l’introduzione di nuove tecnologie altrimenti difficilmente accessibili in virtù degli alti costi di investimento; la gestione efficace e coordinata della domanda di mercato; la gestione più razionale delle diverse componenti di traffico; la capacità dei territori di attrarre servizi da parte delle compagnie aeree; la più efficace pianificazione delle infrastrutture e dei servizi di accessibilità agli aeroporti. L’operazione va dunque a beneficio di tutti gli operatori, dei lavoratori coinvolti, dell’efficienza dell’intero sistema, così favorendo la crescita degli scali e il più efficace utilizzo delle risorse pubbliche a tutela e nell’interesse del sistema economico territoriale. L’operazione è oggi sottoposta al vaglio delle Autorità Pubbliche preposte, allo scopo di condividere le finalità e i profili di coerenza con il quadro normativo, regolatorio e convenzionale di riferimento» chiude la nota della Camera di Commercio di Cagliari.
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