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20 aprile 2023
Nomine, nuovo terremoto in Regione
Chiuse le indagini, partiti gli avvisi di garanzia per 21 indagati. Corruzione, abuso d’ufficio e indebita induzione le ipotesi formulate dalla procura di Cagliari a vario titolo

CAGLIARI - «Corruzione, abuso d’ufficio e indebita induzione». Sono le ipotesi formulate - a vario titolo - dal sostituto procuratore del Tribunale di Cagliari Andrea Vacca, al presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, e ad altre 20 persone tra consiglieri regionali, dirigenti della Regione, imprenditori, presidenti e direttori di varie enti, coinvolti in una nuova inchiesta sulle nomine in Regione. Un nuovo terremoto scuote i massimi vertici politici cagliaritani: la Guardia di finanza ha provveduto a consegnare agli indagati gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari. Gli inquirenti avrebbe portato alla luce episodi di presunta corruzione e abuso d’ufficio avvenuti nelle procedure di nomina. Da qui le contestazioni.
Accanto al nome del presidente della Regione, spiccano quelli di Alessandra Zedda (Fi), ex assessora al Lavoro; Anita Pili (Sardegna 2020), assessora l’Industria; Nanni Lancioni, consigliere regionale del Psd’Az; Massimo Temussi, ex Commissario Asl unica, Ats ed ex Dg Centro regionale programmazione; Silvia Cocco, Dg del Personale; Silvia Curto, ex Dg generale della Presidenza; Gianluca Calabrò, ex dg dell’Industria e attuale dirigente di Aspal; Emilio Federico Fiorelli, imprenditore; Barbara Porru, imprenditrice e dirigente di Confindustria; Maurizio De Pascale, imprenditore e presidente regionale di Confindustria; Francesca Piras, Dg della Sanità; Marco Santoru, dirigente di Confindustria; Pasquale Onida, ex presidente della provincia di Nuoro; Marika Aversano, Dg Aspal.
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