Ne è convinto l´ex direttore della società di gestione dello scalo aeroportuale di Alghero, Umberto Borlotti, che non fa giri di parole.
ALGHERO - «Per come si sta delineando la procedura di privatizzazione dell’aeroporto di Cagliari, che non sembrerebbe proprio ad evidenza pubblica e con vari attori portatori di forti interessi, sono ancora più convinto che bloccare la cosiddetta privatizzazione di Cagliari sia l’unica strada per salvare Alghero, e non solo l’aeroporto». Ne è convinto l'ex direttore della società di gestione dello scalo aeroportuale di Alghero, Umberto Borlotti, che non fa giri di parole. La presa di posizione del manager algherese arriva a breve distanza da quella dell'assessore regionale ai Trasporti,
Antonio Moro, e del Presidente del consiglio regionale
Michele Pais.
Ma anche il consigliere regionale
Marco Tedde ha chiesto che ci fossero garanzie scritte da Sogeaal in termini di rilancio dell'infrastruttura e del territorio prima di una ipotetica fusione con Olbia. Ma Umberto Borlotti è diretto e va subito al sodo, per lui è proprio la Regione che deve fermare la privatizzazione degli aeroporti sardi, perchè intorno alla fusione delle società di gestione di Olbia e Alghero ci sarebbero troppi «misteri» e molti interessi che nulla avrebbero a che fare con l'unico vero obiettivo di connettere l'isola col resto del Continente e d'Europa.
«Gli aeroporti sono infrastrutture strategiche - sottolinea Umberto Borlotti - ancor di più per un'Isola come la Sardegna, e non è possibile e pensabile che si guardi soltanto al mero valore commerciale delle operazioni ed ai ritorni economico-finanziari delle acquisizioni senza considerare le pesanti ricadute sociali». Secondo l'ex direttore Sogeaal, il vero rischio per Alghero è che lo scalo venga semplicemente fagocitato da logiche speculative: «Cagliari e Olbia hanno un bel business per qualità e quantità di passeggeri - sottolinea - Alghero invece ha una grande valenza sociale. E' uno scalo essenziale per un intero territorio, a prescindere dalla redditività». Il pensiero va al piano industriale Sogeaal secretato da anni nonostante l'acquisizione di
F2i, ed alla valutazione al ribasso dell'infrastruttura (22 milioni contro i 360 del Costa Smeralda).