S.A.
11 aprile 2023
Sa Die de sa Sardigna: 3 giorni di eventi
Molteplici le manifestazioni, giornate di studio, momenti di incontro e di festa con la popolazione dell´intera Isola, incentrati, prevalentemente, su tematiche identitarie e argomenti di attualità
CAGLIARI - Con l’approvazione definitiva da parte della Commissione Consiliare, diventano operative le manifestazioni per il trentennale dell’istituzione della giornata del popolo sardo “Sa Die de sa Sardigna”, in programma il 28 aprile prossimo. Le celebrazioni di “Sa Die de sa Sardigna”, riferendosi all'insurrezione popolare del 28 aprile 1794 contro il governo sabaudo, reinterpretano i principi della tradizione morale, storica, politica e culturale, esaltano la consapevolezza dei valori positivi della memoria del popolo sardo per rispondere alle sfide, alle problematiche e agli stimoli della società contemporanea.
Molteplici le manifestazioni, giornate di studio, momenti di incontro e di festa con la popolazione dell'intera Isola, incentrati, prevalentemente, su tematiche identitarie e argomenti di attualità. D’intesa con l’assessore della Cultura, Andrea Biancareddu, sono stati stanziati finanziamenti per 500 mila euro a beneficio degli Enti locali coinvolti. “La ricorrenza - ha sottolineato Biancareddu - deve essere un'opportunità attraverso la quale vecchie e nuove generazioni possano riconoscersi nel proprio passato per superare le nuove sfide che l'Isola deve affrontare, nella sua dimensione di terra ospitale e solidale con i popoli che si affacciano nel Mediterraneo.
Il programma, in occasione del trentennale dall'approvazione della legge istitutiva di "Sa Die de sa Sardigna", prevede tre giornate, a partire da venerdì 28 aprile e sino a domenica 30 aprile. Venerdì 28 aprile a Cagliari, Palazzo Regio ore 9.30 Il Presidente della Regione Christian Solinas e il Presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Michele Pais, incontrano i Presidenti delle Provincie e i Sindaci dei Comuni della Sardegna. Il Presidente Solinas terrà un discorso di avvio delle celebrazioni di Sa Die de Sa Sardigna. Al Castello di San Michele, ore 10.30, Convegno Rete dei Castelli: storia e prospettive, mentre alle ore 11.30 ci sarà la presentazione e inaugurazione della mostra fotografica “Castelli di Sardegna della Marmilla e del Sarcidano, rievocazione storica del periodo giudicale.
A Bono, al Palazzo Civico, alle ore 13.30, incontro Istituzionale con l’apposizione di una targa di commemorazione della figura di Giovanni Maria Angioy. A Sassari, al Palazzo Civico, Piazza Tola e Piazza Duomo dalle 17 alle 19, rievocazione storica: “1796 - Alternos, Giovanni Maria Angioy”. Sabato 29 aprile ad Oristano, Eleonora D’Arborea e la Carta De Logu: Frammenti d’identità sarda di fine Trecento, ispirati alla tragedia Eleonora d’Arborea di Giuseppe Dessì. CI sarà una rievocazione storica in quattro tempi, tra festa e teatro, rivolta e storia. Dalle ore 11 alle 12 L’eredità e il matrimonio di Eleonora. Dalle ore 15 alle 16, l’assassinio di Ugone - Eleonora giudicessa. Dalle 18 alle 19, La Carta de Logu e la richiesta di pace. Mentre dalle 21, “Gli ultimi giorni di Eleonora – la peste, la memoria.”
A Nuoro, in Piazza Satta dalle ore 16 e sino alle 18, rievocazione storica: a su connottu. Al Palazzo Civico dalle ore 18 e sino alle 19, Processo a Paschedda Zau. Sempre Sabato 29 aprile, a Barumini, nel Villaggio nuragico, dalle ore 19, rievocazione storica sulla civiltà dei sardi nuragici: investitura guerriero ed elezione del capo tribù. A Casa Zapata alle ore 21, proiezione del film: “Cast in bronze”. Infine, nella giornata di domenica 30 aprile a Cagliari, al Bastione San Remy: Bastione del Balice; Torre dell’Elefante; Ghetto degli Ebrei dalle ore 10.30 alle 13.30 e dalle 16.30 sino alle 21, rievocazione storica - Il Discorso della Vittoria dei Sardi contro i Francesi - Vincenza Zedda, moglie di Vincenzo Sulis, rievoca le gesta del marito contro gli invasori francesi - Incontro fra il Viceré, il Generale La Flechere e Don Girolamo Pitzolo - Piemontesi vengono processati dal popolo, e costretti alla resa - I piemontesi vengono cacciati, perché lascino l’Isola - Esplode la festa del Popolo Sardo.
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