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8 marzo 2023
The Jazz Club Network: seconda tappa
Quattro maestri e leader indiscussi del jazz internazionale insieme per la seconda tappa di The Jazz Club Network: tappa al Poco Loco di Alghero (giovedì 9 marzo, ore 21.30) e al Teatro Massimo di Cagliari (venerdì 10 marzo, ore 20.30)
ALGHERO - Quattro maestri e leader indiscussi del jazz internazionale insieme per la seconda tappa di The Jazz Club Network, rassegna firmata CeDAC, Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal vivo in Sardegna in collaborazione con i principali jazz club dell’Isola. Sotto i riflettori del Poco Loco di Alghero (giovedì 9 marzo, ore 21.30) e del Teatro Massimo di Cagliari (venerdì 10 marzo, ore 20.30) saranno il chitarrista jazz e suonatore di oud Amos Hoffman; il sassofonista Gilad Atzmon; uno dei batteristi più talentuosi e richiesti in Europa, Enzo Zirilli; il creativo ed eclettico contrabbassista Salvatore Maiore.
Un appuntamento di quelli da non perdere per gli amanti del grande jazz: Amos Hoffman è un chitarrista e suonatore di oud di base negli Stati Uniti. Nel corso della sua carriera artistica ha fatto parte dell'ensemble del contrabbassista Avishai Cohen ed è riconosciuto in tutto il mondo come pioniere nella fusione dei ritmi e dei temi melodici del Medio Oriente con il jazz moderno. In questo nuovo progetto in quartetto, Hoffman si avvale di una band di leader di tutto rispetto: Gilad Atzmon, annoverato tra i migliori praticanti mondiali dell'arte del bop e del post-bop con il doppio status, jazz moderno sia come apice dell'arte afroamericana che come world music. Alla ritmica Enzo Zirilli, uno dei batteristi più talentuosi e richiesti in Europa, e il contrabbassista Salvatore Maiore, tra i musicisti più prolifici della scena jazzistica in Italia.
Jazz internazionale, dunque, ma anche tanta musica black con divagazioni nello stile be-pop, fusion, contaminazioni folk ed etniche, soul e acid jazz britannico col meglio dell’originalità e del vocalism internazionale, per un totale di oltre 26 concerti. Un programma artistico che esplora tutte le sfumature dell’architettura creativa del jazz classico così come quello del jazz più moderno e che intende riportare all’essenza stessa del fare e ascoltare musica dal vivo, ovvero creare emozioni e divertimento. Un obiettivo reso possibile grazie a un prestigioso parterre di artisti di fama che anche quest’anno ha accettato di lasciare per qualche giorno i riflettori dei grandi teatri sparsi per il mondo ed esibirsi nelle calde atmosfere dei jazz club isolani.
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