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Cor 8 marzo 2023
Dune Maria Pia: seminario ad Alghero
L’Associazione SardegnAmbiente di Alghero, organizza il seminario “Quale modello gestionale per il sistema dunale di Maria Pia (Alghero)?” che si terrà sabato 11 marzo 2023 presso la sala conferenze “Lo Quarter” Alghero
Dune Maria Pia: seminario ad Alghero

ALGHERO - L’Associazione SardegnAmbiente di Alghero, organizza il seminario “Quale modello gestionale per il sistema dunale di Maria Pia (Alghero)?” che si terrà sabato 11 marzo 2023, alle ore 16.30, presso la sala conferenze “Lo Quarter” Alghero (SS), patrocinato dal Comune di Alghero, dalla Fondazione Alghero e dalla Sezione Sarda della Società Botanica Italiana. I relatori presenteranno, nell’ambito delle loro competenze, gli aspetti naturalistici, botanici e faunistici del sistema dunale della “foresta urbana” di Maria Pia di Alghero. Si analizzeranno le potenzialità, le criticità e le soluzioni adatte per la tutela un patrimonio naturalistico così importante del territorio algherese. La presenza di un sistema dunale garantisce, insieme al moto ondoso e alla presenza periodica della Posidonia, una linea di spiaggia ottimale che si perpetua nel tempo a beneficio di tutti coloro che la utilizzano con attenzione e rispetto.

Per questi motivi i comuni costieri, le Regioni, lo Stato e l’Unione Europa hanno emanato una serie di disposizioni legislative finalizzate alla salvaguardia di questo prezioso ecosistema: in particolare il comune di Alghero ha predisposto lungo la strada litoranea a ridosso della pineta una serie di cartelli con i quali si invitano le persone a non passare sulle dune. Inoltre già da molti anni ha organizzato una serie di incamminamenti “obbligati” per accedere dalla strada alla spiaggia; così come diversi anni fa ha costruito una staccionata tra la pineta e la duna naturale con lo scopo di “guidare” i frequentatori verso gli incamminamenti. Ora la staccionata in gran parte non esiste più, per cui molte persone utilizzano per raggiungere la spiaggia una miriade di percorsi alternativi rispetto agli incamminamenti presenti, con la conseguenza di distruggere il delicato strato superficiale della duna, esponendo la duna stessa a crolli e a movimenti della sabbia.

Ma l’evento sicuramente più preoccupante è il “crollo” di molte dune fronte mare, causato non da eventi naturali ma dalla insipienza di molte persone che utilizzano le dune come strutture private da trasformare a proprio piacimento. Infatti, nonostante l’attenzione e la responsabilità di qualche bagnino, dei barracelli e degli agenti forestali nel raccomandare il rispetto delle dune, molte persone continuano a manometterle creando piazzuole e pareti verticali con la conseguenza di mettere a nudo le radici delle piante (soprattutto ginepri) e provocare così il crollo dell’intera duna. Di questo passo tra qualche anno, probabilmente, molte dune fronte mare non esisteranno più creando così seri problemi all’intera spiaggia, oltre un serio impoverimento dal punto di vista scientifico.

La finalità che si pone il seminario è trovare soluzioni sostenibili per questo fragile ecosistema, ad esempio: Aggiornare e aumentare la cartellonistica, con la scritta anche in inglese, dislocata anche nella linea fronte mare; Delimitare tutta la duna, anche fronte mare, con una nuova staccionata; Controlli più frequenti da parte dei barracelli e degli agenti forestali; Data l’enorme importanza della duna, distribuzione a tutti i frequentatori della spiaggia di depliant curati dall’Amministrazione Comunale che spieghino e illustrino a 360° i valori di questo particolare ecosistema (potrebbero essere gli stessi stabilimenti balneari ad occuparsi della distribuzione); Invitare le scuole di ogni genere e grado ad utilizzare il sistema dunale come palestra di educazione ambientale; Predisporre un programma di piantumazione nella zona della pineta dove gran parte dei pini sta morendo (causa età, costipamento eccessivo, malattie,…..); Promuovere nuovi studi scientifici con lo scopo di confermare ulteriormente l’importanza di questo particolare ecosistema.
19:28
La Regione ha deciso che i contributi andranno prima ai Comuni che riposizionano la Posidonia in spiaggia e solo secondariamente a chi decide di disfarsene presso un impianto, proprio come Alghero è costretta a fare per la straordinarietà dei depositi: la denuncia del consigliere Gianni Martinelli



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