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23 febbraio 2023
Testo unico Edilizia: audizioni
La commissione Lavori pubblici, presieduta da Giuseppe Talanas (Forza Italia) ha ascoltato l’assessore degli Affari generali Andreina Farris e il sindacato Sunia (inquilini assegnatari) sul Testo unico in materia di assegnazione e gestione degli alloggi pubblici
CAGLIARI - La commissione Lavori pubblici, presieduta da Giuseppe Talanas (Forza Italia) ha ascoltato l’assessore degli Affari generali Andreina Farris e il sindacato Sunia (inquilini assegnatari) sul Testo unico in materia di assegnazione e gestione degli alloggi pubblici. L’assessore Farris si è soffermata sulle ipotesi di trasformazione dell’Agenzia Area finalizzate ad incrementare la capacità assunzionale della struttura e consentirle di realizzare compiutamente la riforma. Dal punto di vista giuridico, ha osservato, siamo di fronte ad una situazione complessa, che potrebbe essere risolta ricorrendo ad una deroga rispetto alle “soglie” di capacità assunzionale, con nuove procedure selettive e/o scorrimento di graduatorie in vigore, motivata dalla necessità di tutelare il patrimonio dell’Agenzia.
Sul punto, ha concluso, è però necessario un ulteriore approfondimento tecnico. Il presidente Talanas ha apprezzato il contributo della Giunta, comunicando la volontà comune della commissione di riservarsi una valutazione più dettagliata. Nella seconda parte della seduta è intervenuto l’avvocato Marco Cuccu, responsabile di Sunia Sardegna. Secondo Cuccu intervenire nel settore dell’edilizia pubblica è necessario ma occorre dare alla riforma un impianto riformatore più accentuato.
Entrando nel merito della legge, il responsabile del Sunia ha auspicato una serie di misure migliorative: rideterminazione degli affitti sul modello del “canone concordato” anche in riferimento alla collocazione degli stessi nelle aree urbane, superamento dei “subentri” generalizzati che consentono le prosecuzione dei contratti anche dopo la morte dell’assegnatario, gestione flessibile delle manutenzioni, adeguamento degli immobili alla reali dimensioni delle famiglie ed alle necessità dei disabili. Risolvere queste criticità con soluzioni nuove, ha concluso, permetterebbe non solo la gestione più efficiente del patrimonio pubblico ma assicurerebbe anche una maggiore mobilità delle richieste di assegnazione.
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