S.A.
6 febbraio 2023
Sindacati contro Sogeaal: «gestione sbagliata»
I segretari generali Cgil Arnaldo Boeddu, Cisl Michele Palezona e Uil William Zonca vogliono chiarezza sulla situazione dello scalo e il futuro dei lavoratori e chiedono un incontro urgente con il management della società di gestione di Alghero
ALGHERO - Nelle settimane più difficili per l'Aeroporto di Alghero ancora in attesa che si sblocchi la vicenda sulla continuità territoriale, i segretari generali della Filt Cgil Arnaldo Boeddu, della Fit Cisl Michele Palezona e della Uilt Uil William Zonca cercano di fare chiarezza sulla situazione dello scalo e si chiedono «quale sia la verità sull'aeroporto di Alghero: quella dei titoli trionfalistici o di quelli catastrofici».
Boeddu, Palezona e Zonca riconoscono che «l’aeroporto di Alghero è lo scalo cresciuto maggiormente in termini percentuali di passeggeri trasportati rispetto il 2019, segnando un + 10% rispetto il periodo pre pandemico e dunque uno dei risultati migliori registrati tra gli scali italiani. Ma è anche vero che non sempre l’aumento di passeggeri equivale ad aumento dei ricavi, soprattutto se quell’aumento è legato a politiche di “incentivazione” del traffico e poco (o nulla) a decisioni strategiche di sviluppo da parte dei vettori su quel determinato scalo: chi è del settore dovrebbe saperlo». Senza contare «che non sia un mistero il fatto che su Alghero operino principalmente solo due compagnie: quella aggiudicante il bando di continuità territoriale, altro tema spinoso, e la compagnia low cost per antonomasia» aggiungono.
Per questo i sindacati pretendono di conoscere «il costo che l’aeroporto deve sostenere per avere quel numero di voli, ben 23 rotte durante la prossima stagione estiva come riportato oggi dai media, e soprattutto a fronte di quale ritorno economico. Perché non può essere che da una parte si annuncino roboanti risultati e dall’altra si chieda di ricorrere agli ammortizzatori sociali per evitare che il bilancio continui ad avere un segno meno. Non è questo che ci si aspetta da chi si è preso onori e oneri nel gestire uno scalo che dovrebbe contribuire allo sviluppo di un Territorio importante della Sardegna e ha la responsabilità verso 230 lavoratori».
E ancora: i dirigenti chiedono chiarezza su questi aspetti e un incontro, oltre ad «un urgente cambio di marcia nella gestione dello scalo di Alghero, nelle scelte strategiche aziendali rivolte all’attivazione di una sinergia fra gli scali sardi». «La messa a sistema degli aeroporti sardi deve necessariamente determinare un aumento della capacità contrattuale degli stessi nei confronti dei vettori aerei, bisogna saper produrre ricchezza negli aeroporti in cui atterranno e non metterli in una condizione subalterna di totale dipendenza, specie verso le compagnie low cost; perché se questo non verrà fatto si corre il serio rischio che l’anno prossimo non si parlerà più di ammortizzatore sociale conservativo ma di ben altro tipo di procedura più nefasta per i lavoratori» concludono.
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