S.A.
1 febbraio 2023
Confartigianato: defiscalizzare attività montane
Le proposte di Confartigianato Sardegna per sostenere attività e aree interne ed evitare spopolamento: defiscalizzazione e agevolazioni estese
NUORO – Il manto bianco che nelle ultimi giorni ha ricoperto la Sardegna, e che si spera possa restare ancora per parecchie settimane nelle zone
interne, non ha portato solo disagi alla viabilità e alle popolazioni
locali ma, grazie all’imponente afflusso di appassionati da ogni
angolo della regione, ha consentito di ravvivare quell’economia legata
alla montagna, e al turismo, troppo spesso sottovalutata e relegata ad
attività di serie B.
Attorno alle località montane o collinari di tutta l’Isola, infatti,
vi è un elevato numero di piccole imprese artigiane, con altrettante
figure professionali, che operano nei più svariati settori. Tantissime
sono, infatti, quelle che, oltre all’alloggio e alla ristorazione,
svolgono attività nei trasporti, nei servizi culturali e nello svago,
nell’attività di manutenzione dei mezzi e degli immobili, nella
vendita di abbigliamento e attrezzature, nella realizzazione e
commercializzazione dell’artigianato tradizionale locale e dei
prodotti dell’enogastronomia tradizionale senza contare il numeroso
indotto di supporto e, non per ultimo, l’importante gettito economico
che affluisce nelle sempre più asfittiche casse delle Amministrazioni
Comunali.
Sono ben 318 i comuni montani, e parzialmente montani, della Sardegna,
i cui abitanti superano le 835mila unità, che ospitano oltre 104mila
imprese, di cui quasi 26mila artigiane, con oltre 61mila addetti. Più
di 11mila aziende sono situate in territori parzialmente pianeggianti,
13mila in collina e solo 1.200 in montagna. Il valore aggiunto delle
produzioni supera gli 11miliardi, con un valore aggiunto per addetto
di 34mila euro. Sono questi i dati sull’Isola elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, attraverso il Rapporto “Imprese e artigianato in comuni montani e aree interne della Sardegna”, che ha analizzato la struttura e la dinamica delle imprese artigiane nei
comuni montani e nelle aree interne dell’isola, attraverso
l’elaborazione dei dati ISTAT.
«Nella visione comune l’economia legata alla neve, allo svago e agli
sport invernali è un “fatto marginale” mentre per tantissimi territori
quello che ruota attorno al manto bianco ha un significato molto
importante che si traduce in lavoro ed economia – commentano Giuseppe
Pireddu e Pietro Mazzette, Presidente e Segretario di Confartigianato
Nuoro-Ogliastra e delegati regionali per le zone montane - valorizzare
le zone montane significa salvaguardare e far crescere le opportunità
di lavoro in questi territori, agevolando la vita delle attività
economiche imprenditoriali e sostenendo la creazione di nuove
imprese».
Su queste considerazioni, Confartigianato Sardegna propone un’azione
su due fronti: creare una fiscalità di vantaggio, con detrazioni di
imposta per i territori montani, prevedendo premialità con
abbattimento delle imposte dirette, a fronte dei maggiori costi e
oneri sostenuti quali riscaldamento, disagi della viabilità,
delocalizzazione degli Uffici amministrativi, per incentivare le
imprese a restare nei territori montani e attrarre nuove imprese ed
estendere le agevolazioni di cui gode il mondo agricolo anche alle
imprese artigiane. Secondo le ultime rilevazioni dell’Ufficio Studi di Confartigianato, la piccola impresa e l’artigianato rappresentano il motore dell’Italia, costituendo oltre il 94% della forza produttiva nel
nostro Paese. Giocano, quindi, un ruolo chiave, soprattutto nei comuni
montani e collinari, nei quali i piccoli imprenditori costituiscono un
freno allo spopolamento che affligge le realtà più distanti dalle
principali vie di comunicazione, garantendo servizi e, in molti casi,
anche occupazione.
Nella foto (Mdi Matteo Ditili): spazzaneve in azione
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