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23 gennaio 2023
L´appello al Banco: Non chiudete la filiale
Alberto Bamonti, nonostante le rassicurazioni sull´ampliamento dei servizi giunte qualche giorno fa dal direttore generale del Banco di Sardegna, si appella ai vertici dell´istituto sassarese e parla di arretramento per Fertilia
ALGHERO - «Non chiudete Ia Filiale Del Banco di Sardegna di Fertilia». L'appello è di Alberto Bamonti (Riformatori Alghero). «Desta grande preoccupazione la notizia della chiusura della filiale di Fertilia del Banco di Sardegna. È l’ennesima dimostrazione di un territorio che, a capo chino, arretra di decenni dopo le conquiste fatte. Già qualche mese fa c’è stata la mobilitazione di decine e decine di sindaci sardi, i cui comuni sono stati interessati dal diktat di BPER di chiudere circa 20 sedi nel territorio sardo. Mi domando che cosa si stia attendendo ad Alghero, attendiamo dormienti l’ennesima chiusura a favore di uno sportello evoluto? Non ci sto più a questo gioco».
«Fertilia - sottolinea Bamonti - è un fiore all’occhiello della nostra città, ha una storia importante, fatta dal sacrificio di gente comune che dal nulla ha creato una realtà invidiabile, che meriterebbe di essere realmente valorizzata. Ha un porto turistico, un corollario di strutture ricettive, un agro abitato e presto sarà oggetto di interventi di riqualificazione urbana».
«Questa scelta di chiusura è una grande perdita di immagine per il Banco di Sardegna che così perderà un presidio strategico; inoltre potrebbe innescare dubbi nella mente dei correntisti che si interrogherebbero sulla stessa solidità del gruppo BPER alla luce della politica generalizzata di taglio delle filiali in tutta Italia. Mi appello a duplice titolo alla dirigenza del Banco di Sardegna, da cittadino-correntista e da consigliere comunale (ricordo che il Banco di Sardegna è tesoreria del Comune di Alghero) affinché ci sia un pronto ravvedimento su questa scelta, diversamente sarà opportuno accogliere la richiesta di un altro gruppo bancario che manifesti interesse nell’apertura di una filiale nella borgata» conclude Alberto Bamonti
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