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20 dicembre 2022
Tar: Rifugio di Mare può restare aperto
Non c´è ancora la parola fine, ma molto poco ci manca. Le tre sentenze del Tar Sardegna mettono certamente un punto all’intricata vicenda di Punta Giglio: pronunciamenti tutti pienamente favorevoli alla cooperativa che gestisce il Rifugio di Mare di Alghero
ALGHERO - La mazzata per le legittime aspettative del Comitato che da tempo si batte contro il Rifugio di Mare e la cooperativa Quinto Elemento che lo gestisce è di quelle quasi definitive. Non c'è ancora la parola fine, ma molto poco ci manca: pubblicate nella giornata di lunedì tre distinte sentenza del Tar Sardegna in cui i giudici esprimono in modo cristallino e netto che l'attività a Punta Giglio e l'intero iter non hanno subito alcuna distorsione. E soprattutto restituiscono alla Società Cooperativa la tranquillità per poter portare avanti la propria attività serenamente.
Al netto delle manifestazioni di protesta e sit-in vari, per risalire all’inizio di questa vicenda bisogna andare al 2021: allora, infatti, terminato un complesso iter autorizzativo e ultimato il cantiere per il restauro e la rifunzionalizzazione dell’ex batteria SR413, la Società Cooperativa Il Quinto Elemento aveva depositato presso lo sportello SUAPE del Comune di Alghero la dichiarazione di inizio dell’attività. Tutto bene, se non che da lì a poco sarebbe arrivata la proverbiale doccia fredda: l’intervento del Servizio Osservatorio Ricerca e Sviluppo dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione. Quest’ultimo, dopo aver richiesto numerose informazioni alla Cooperativa, intimava allo stesso SUAPE del Comune di Alghero di revocare le autorizzazioni già concesse.
Era solo l’inizio di una vicenda che si è protratta per mesi, dove il Rifugio di Mare ha dovuto chiudere per alcune settimane e il Comune di Alghero si è dovuto confrontare con l’entrata a gamba tesa della Regione, che decideva infine di emettere un proprio provvedimento interdittivo alla prosecuzione dell’attività. Le tre sentenze odierne però non lasciano spazio a dubbi. Il Tar ribadisce la piena titolarità del procedimento di autorizzazione e verifica dei requisiti per lo svolgimento dell’attività di gestione al Comune di Alghero, che dunque non aveva motivo di piegarsi alle indebite richieste regionali. Con la terza sentenza, poi, il Tar ha demolito ogni pretesa contenuta in un ricorso con il quale il Comitato spontaneo Punta Giglio Libera aveva contestato i lavori di riqualificazione, la mancata revoca della concessione demaniale e la proroga, invece legittimamente concessa, per ottemperare alle prescrizioni imposte dalle amministrazioni vigilanti.
Soddisfazione, e non poteva essere altrimenti, da parte dei gestori. «Quest’anno Babbo Natale è arrivato in anticipo» è il commento a caldo degli esponenti della Cooperativa, che spiegano: «Eravamo fiduciosi, ma dopo quasi un anno di incertezza ora tiriamo finalmente un respiro di sollievo. Ringraziamo tutti quelli che ci hanno manifestato sostegno in questi mesi complicati e siamo grati ai nostri avvocati, Valeria Lai e Roberto Uzzau, per averci rappresentati con competenza e professionalità. Siamo sempre stati sereni ed ora speriamo vivamente e finalmente di poter proseguire con la nostra attività nell'interesse di quanti hanno già mostrato di apprezzarla e di tutti coloro che avranno modo di farlo. Ovviamente mai rinunceremo a tutelare il nostro buon nome ed il nostro onore, troppe volte infangato».
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