S.A.
16 dicembre 2022
Parte da Sassari il Festival Alcastì
Il primo appuntamento del festival ha coinciso con la presentazione del libro di Paolo Bellotti “Visti da dentro”. Prossime tappe ad Alghero, Castelsardo, Stintino e Porto Torres
SASSARI - Si è svolto ieri pomeriggio, alla libreria Max88, il prologo del festival Alcastì. Il festival “dei buoni e dei cattivi”, promosso dall’associazione Intrecci Culturali, trova origine in un bisogno umano: quello di discutere e confrontarsi. In una società che chiede costantemente di schierarci, dove tutto pare bianco o nero, Alcastì è il luogo dei grigi, della messa in discussione, dove si ragiona sulle cose, senza inutili tifoserie. Il primo appuntamento del festival ha coinciso con la presentazione del libro di Paolo Bellotti “Visti da dentro” (Itaca edizioni, 2015). «Il mondo penitenziario rappresenta più di ogni altro la necessità di superare una logica dei buoni e cattivi – ha detto Bellotti – e l’approccio culturale di stare da una parte o dall’altra. Lo si può fare attraverso un meccanismo semplice: quello di recuperare le storie delle persone».
Alla discussione ha partecipato il magistrato di sorveglianza Riccardo De Vito, il quale ha posto l’accento sul pericolo causato dal fenomeno della mostrificazione dei detenuti, avvalorato da certa stampa e da una visione troppo semplicistica che non tiene in considerazione contesti sociali attuali e pregressi. Attraverso la letteratura, ma non solo, il festival Alcastì – che vede la direzione artistica dello scrittore e giornalista Giampaolo Cassitta – si propone di smuovere certezze e offrire nuovi punti di vista su personaggi e fatti storici. «Il nome del festival è piuttosto evocativo: Alcastì, un luogo che non esiste, ma che appare in molti posti della Sardegna – ha detto Cassitta – da Alghero a Castelsardo, da Stintino a Portò Torres, da Siligo all’Asinara, da Sassari al carcere di Tempio Nuchis. Alcastì è il luogo d’incontro di due grandi temi antichi come l’uomo: i buoni e i cattivi».
Durante la serata sono stati letti dei brani di Fabrizio De André, demistificatore per eccellenza, capace di rivoltare il senso comune e di suscitare empatia anche verso i “cattivi” per antonomasia. Le incursioni musicali sono state a cura del sassofonista Daniele Ricciu. Il festival, in programma da giugno a settembre, sarà anticipato da un pre-festival che coinvolgerà diversi autori, musicisti, avvocati, magistrati, giornalisti impegnati anche in alcuni processi da rivivere con accusa, difesa e pubblico che non sarà solo spettatore ma dovrà decidere il verdetto. Il tema della prima edizione sarà “Delitti e perdoni”.
Previste anche discussioni più leggere, sui cattivi dei fumetti.
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