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1 dicembre 2022
Dietrofront, riapre la pesca ai ricci Ambientalisti infuriati: vergogna
Clamorosa decisione del consiglio regionale che da il via libera alla riapertura della pesca e commercializzazione ai ricci di mare. Durissimo l´intervento degli ambientalisti
CAGLIARI - Riavviato il prelievo da oggi sino ad aprile 2023 per il riccio di mare. Clamorosa decisione del Consiglio regionale sardo che con un emendamento presentato dai consiglieri del centrodestra, primo firmatario Nanni Lancioni (Psd'Az) e inserito nella Omnibus 2 approvata ieri a tarda notte ha - di fatto - congelato il fermo biologico disposto a livello regionale. Gli ambientalisti furibondi invitano i cittadini a non mangiarli. «La credibilità delle Istituzioni regionali sarde è come quella di una moneta da 3 euro e 33 centesimi», attacca Stefano Deliperi, del Gruppo di Intervento giuridico.
«Già nel febbraio scorso il Consiglio regionale aveva dato prova della sua imbelle incapacità di tutelare i mari sardi approvando con procedura d’urgenza in sede legislativa la sospensione della moratoria della pesca dei Ricci di mare (art. 13, commi 47° e 48°, della legge regionale Sardegna n. 17/2021) fino al successivo 15 aprile 2022 in aderenza alle proteste dei pescatori del settore» sottolineano dall'associazione ambientalista.
«Finalmente la legge regionale Sardegna n. 17/2021 aveva previsto una moratoria triennale della pesca, ora si riprende allegramente la razzìa. E chi se ne frega, tanto si può dire e approvare tutto e il contrario di tutto. E i Ricci di mare, così continuando, diventeranno un sempre più sbiadito ricordo per i mari sardi. Rinnoviamo con ancor più energia l’appello a non mangiare Ricci di mare, nessun Riccio nel nostro piatto».
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