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16 novembre 2022
Pescatori contro l´Area Marina, pezza del sindaco
La difficoltà di dialogo tra Parco e pescatori rischiava di far degenerare irrimediabilmente la situazione, ormai divenuta insostenibile per i lavoratori algheresi. Provvidenziale l´intervento di Conoci: mediare fra le diverse esigenze
ALGHERO - Parco e management sempre nella tempesta, tanto che la situazione rischiava di prendere una piega davvero brutta. Dopo le proteste delle ultime settimane, il sit-in ad oltranza a Casa Gioiosa, le enormi difficoltà di dialogo e la rabbia che montava contro il Parco, è toccato al sindaco metterci una pezza. Troppa la distanza tra pescatori e vertici dell'Area Marina di Capo Caccia-Isola Piana, area interdetta ai pescatori professionali per permettere il ripopolamento delle specie ittiche.
Così Mario Conoci ha ricevuto ieri mattina (martedì) a Porta Terra una delegazione di pescatori nel tentativo di studiare le soluzioni migliori per venire incontro ai lavoratori ormai esausti e da mesi senza reddito. Sul tavolo una nuova proposta dell'Area Marina (rappresentata dal direttore Mariani, presente all'incontro): l’obiettivo - ha sottolineato il sindaco - è mediare fra le diverse esigenze ambientali e produttive di entrambe le parti.
Le novità più importanti contenute nel protocollo riguardano la riapertura della pesca nella Baia di Porto Conte dal 1 Gennaio 2023 al 31 Dicembre 2023, per tutti gli attrezzi da pesca, con alcune eccezioni in periodi specifici. C'è inoltre la proposta per l’immediato coinvolgimento dei pescatori in due progetti recentemente finanziati dal MIPAAF, con l'opportunità di riconoscere ai pescatori un corrispettivo in merito ai servizi che potranno assicurare per il ripopolamento del riccio di mare e il monitoraggio della pesca professionale in area protetta.
«Un tavolo di confronto produttivo in un clima di piena collaborazione tra Amministrazione, Parco di Porto Conte gestore dell’Area Marina protetta e pescatori locali - Mario Conocio - la necessità è quella di contemperare le diverse esigenze tra Area Marina Protetta, che è un’Istituzione di carattere Ministeriale e deve quindi operare all’interno di determinate regole, e la nostra marineria, che produce e lavora grazie alle risorse del nostro mare». Confronto che continuerà nei prossimi incontri previsti dalle parti per l’analisi del protocollo proposto e la ricerca di un accordo.
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