S.A.
4 novembre 2022
Da Nike a Chanel tarocco: maxi sequestro
Il sequestro è avvenuto nell´aeroporto di Cagliari. Il valore di mercato dei capi si sarebbe aggirato intorno a 23mila euro
CAGLIARI - I funzionari dell’Ufficio delle Accise., Dogane e Monopoli (ADM) in servizio presso la Sezione Operativa Territoriale “Aeroporto M. Mameli” di Cagliari-Elmas, unitamente ai militari della Guardia di Finanza, 1° Nucleo Operativo Metropolitano di Cagliari, II Sezione Operativa dello scalo aeroportuale, hanno sottoposto a sequestro penale, per contraffazione, capi di abbigliamento sportivo costituito da scarpe da ginnastica marchio Nike, tute sportive Nike Just do it e Adidas, ma anche due borsette a marchi Fendi e Chanel, orologi da donna Michael Kors, Dior e Rado, oltre a maglie polo Ralph Lauren e calzature da donna marchio Chanel, per complessivi 23 articoli.
La viaggiatrice, proveniente dal Senegal, è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria per aver introdotto nel territorio dello Stato, merci che violano i diritti di proprietà intellettuale per i quali, i titolari dei marchi, ne hanno richiesto la tutela all’Autorità doganale, organo competente a ricevere e a trattare le domande di intervento nonché ad espletare le attività di controllo sui prodotti dei quali si sospetta la contraffazione.
Tutti i prodotti sequestrati, a seguito di perizia tecnica effettuata dai vari titolari dei marchi, sono risultati abilmente contraffatti in quanto copia fedele di modelli presenti nelle collezioni ed il loro valore, qualora ne fosse stata riconosciuta l’originalità e considerati i normali prezzi di mercato, si sarebbe aggirato intorno a 23mila euro. L’Agenzia delle Accise, Dogane e dei Monopoli (ADM) e la Guardia di Finanza sono particolarmente sensibili a tutto ciò che ruota attorno al mercato del falso, costituito da vere e proprie anonime associazioni di esperti del settore che identificano un prodotto richiesto nel mercato, contattano l’azienda produttrice, ricevono un prodotto di dimostrazione e lo duplicano a discapito del sistema produttivo virtuoso che si traduce in perdite di immagine e di fatturato nonché in mancate entrate per lo Stato essendo le società di produzione e di commercializzazione sconosciute al fisco.
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