S.A.
28 ottobre 2022
200 euro per gli artigiani sardi
Dall’EBAS Sardegna uno stanziamento di 126mila euro e zero burocrazia per contrastare gli aumenti di energia, carburante e generi alimentari. Dal 1 novembre la presentazione delle domande
CAGLIARI - Duecento euro per ogni lavoratore artigiano della Sardegna. Dall’EBAS Sardegna uno stanziamento di 126mila euro e zero burocrazia per contrastare gli aumenti di energia, carburante e generi alimentari. Marina Manconi (Presidente EBAS): “Non misura risolutiva ma piccolo sostegno per le famiglie dei dipendenti”. E’ un aiuto concreto, tempestivo e, soprattutto, senza burocrazia il “bonus rincari” da 200 euro che l’EBAS, Ente Bilaterale per l’Artigianato Sardegna, ha voluto destinare ai lavoratori delle imprese artigiane sarde per contrastare gli aumenti, a partire da quelli dell’energia, che stanno mettendo in seria difficoltà le famiglie.
Il contributo, una tantum, è destinato ai dipendenti delle realtà artigiane della Sardegna dei settori alimentare, benessere,
comunicazione, legno-arredo, moda, riparazione e manutenzione
macchinari, ristorazione senza somministrazione, trasporto e
logistica. Sarà accreditato sul conto corrente dell’azienda che lo
inserirà direttamente nella busta paga del lavoratore e verrà coperto
grazie ai 126mila euro che l’Ente ha destinato per l’iniziativa.
Potranno fruirne tutti gli addetti, in possesso di attestazione ISEE
non superiore a 20.000 euro, i cui datori di lavoro abbiano
contribuito per almeno 24 mesi di versamenti verso l’Ente.
Dal 1 novembre fino a esaurimento fondi, il lavoratore non dovrà far
altro che inoltrare, tramite mail certificata a ebas.sardegna@pec.it,
quattro documenti: la domanda di richiesta bonus debitamente compilata
insieme al documento di identità e codice fiscale del lavoratore
richiedente il bonus, l’attestazione ISEE in corso di validità e la
dichiarazione sostitutiva degli altri componenti del nucleo familiare
(minori esclusi). Per tutte le informazioni è necessario consultare il
sito www.ebas.sardegna.it alla sezione “Servizi dipendenti”. «L'abbiamo chiamato in questo modo - commenta Marina Manconi, presidente dell’EBAS – perché volevamo rientrassero in questo sostegno non solo i rincari energetici ma anche quelli legati all’incremento dei costi, per esempio, del carburante, dei generi alimentari, dell’abbigliamento, spese che stanno pesantemente gravando sui bilanci familiari. Soprattutto – continua la Manconi – l’abbiamo studiato per essere erogato senza burocrazia, in modo quasi automatico, con una semplice domanda e senza copie di bollette o ricevute».
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