S.A.
26 settembre 2022
Consorzi Bonifica sardi a rischio chiusura
I consorzi di Bonifica sardi rischiano di doversi fermare per mancanza di fondi, con gravi conseguenze non solo per le aziende agricole ma anche per le comunità. La grave situazione sarà presentata domani, martedì 27 settembre, a Cagliari
CAGLIARI - Bollette triplicate dopo la grande siccità della stagione estiva che ha comportato un aumento della domanda di acqua. Il sistema irriguo sardo ha tenuto, ma ora serve un intervento urgente da parte della Regione Sardegna, per far fronte al caro-energia che sta letteralmente divorando i bilanci dei Consorzi di bonifica, con pesanti conseguenze per il comparto agricolo.
La situazione è da allarme rosso: le bollette con gli importi moltiplicati e i gravissimi ritardi nei pagamenti da parte della Regione, costringono gli enti consortili ad anticipare enormi somme, esponendosi con le banche e ritrovandosi a pagare gli interessi passivi. Se ne discuterà martedì a Cagliari, nel corso di una conferenza stampa urgente convocata da Anbi Sardegna per le 10.30 nella sede del Consorzio di bonifica della Sardegna Meridionale. Ci saranno i vertici dei sette Consorzi di Bonifica e i rappresentanti delle organizzazioni di categoria: Coldiretti, Confagricoltura e Cia.
«Se la politica non correrà immediatamente ai ripari saremo costretti a fermare gli impianti di irrigazione e le idrovore, con pesanti conseguenze per il comparto agricolo e per la sicurezza idraulica e idrogeologica dei territori», avverte Gavino Zirattu, presidente di Anbi Sardegna, l’associazione che rappresenta e tutela i Consorzi di bonifica.
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