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S.A. 23 settembre 2022
Giardinieri, bonus verde per battere il sommerso
Nell’isola più di 800 imprese con oltre mille addetti che si prendono cura di giardini, terrazzi, balconi e parchi privati e pubblici
Giardinieri, bonus verde per battere il sommerso

CAGLIARI - Sono 807 le imprese che in Sardegna si occupano della cura e
manutenzione del verde e del paesaggio e che danno lavoro a 1.137
addetti. Di queste 511 sono realtà artigiane (il 63,3%) con 380
dipendenti (33,4%). I dati del settore della cura e manutenzione del verde, emergono dal dossier realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, su fonte delle Camere di Commercio, che ha analizzato il settore nel secondo semestre 2022. A livello provinciale 439 attività si trovano a Sassari-Gallura (414 i dipendenti), 117 sono registrate a Cagliari (243 addetti), 144 nel Sud Sardegna (180 i lavoratori), 67 a Nuoro (130 i dipendenti) e 40 a Oristano (170 i lavoratori). «Un settore molto dinamico, quello della cura del verde, che però da sempre subisce l’attacco degli irregolari e degli abusivi – affermano da Confartigianato Imprese Sardegna – personaggi che fanno della concorrenza sleale, quindi del lavoro nero, il loro modus operandi, eludendo le norme fiscali e quelle sulla sicurezza sul lavoro».

Sul sommerso, Confartigianato Imprese Sardegna coglie l’occasione per
dire no a questi giardinieri abusivi e improvvisati. «Ricordiamo che i veri professionisti del verde, per occuparsi della cura e manutenzione del paesaggio (inclusi parchi, giardini e aiuole), devono necessariamente seguire un adeguato percorso professionale – sottolineano dall’Associazione - con l’arrivo delle piogge, infatti, aumentano le esigenze di manutenzione delle aree verdi, ma è importante scegliere un professionista serio, per rispettare l’ambiente». Stop, dunque, a figure non professionali e improvvisate, perché i veri professionisti del verde, per occuparsi della cura e manutenzione del paesaggio (inclusi parchi, giardini e aiuole), devono necessariamente e adeguatamente formati. «Molti consumatori non sanno che, per diventare un giardiniere professionista, bisogna aver fatto un precorso scolastico o aver frequentato un corso di qualifica riconosciuto – precisano gli
Artigiani - tuttavia, sono innumerevoli i casi in cui a svolgere
questo tipo di professione sono persone che ci mettono la “sola”
passione, con competenze più o meno accertate, spesso in un regime di
prestazione lavorativa al limite della legalità».

Proprio per mettere fuori gioco chi lavora abusivamente e premiare
chi, utente privato o pubblico, esigerà lavori fatturati e a regola
d’arte, da qualche anno il Governo ha studiato il “bonus verde”. Tante
sono, infatti, le imprese regolari sono legate a doppio filo a questa
detrazione del 36% prevista dallo Stato per i lavori di
“ristrutturazione e riqualificazione” riguardanti gli spazi aperti di
pertinenza di un immobile privato o condominiale. Con tale incentivo,
che scadrà a fine 2024, studiato per incrementare il verde a carattere
privato, sia per le singole abitazioni che per gli edifici
condominiali, il cittadino potrà detrarre le spese sostenute per
sistemare aree scoperte private di edifici, unità immobiliari,
impianti di irrigazione e realizzare coperture e giardini pensili
insieme alle connesse spese di progettazione e manutenzione connesse.



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