Chiudono tutte le rotte internazionali. In Sardegna si festeggiano ancora i grandi numeri dell'estate 2022 ma la programmazione invernale sui tre aeroporti sardi è decisamente deludente. Disattese tutte le previsioni di crescita in bassa stagione e destagionalizzazione
ALGHERO - Bari (bisettimanale il martedì e sabato), Bologna (a novembre solo il venerdì, da dicembre anche la domenica), Milano Malpensa (giovedì e domenica), Bergamo (sei giorni su sette), Napoli (il giovedì e la domenica), Pisa (bisettimanale il venerdì me la domenica), Treviso (il giovedì, il sabato e la domenica). Questi i voli che Ryanair garantirà dal 30 ottobre sullo scalo di Alghero per l'imminente avvio della
winter 2022-2023. In un colpo solo si fermano tutti i collegamenti internazionali ad esclusione dell'Alghero-Vienna (soltanto una la tratta settimane attualmente in vendita ed a forte rischio chiusura).
E' il gelido inverno che già si prefigura sul Riviera del Corallo nonostante l'avvento dell'
F2i ed il nuovo sistema aeroportuale del Nord Sardegna. Al netto di auspicabili variazioni in corso d'opera, disattese tutte le previsioni di crescita in bassa stagione. Non va meglio per gli altri scali sardi, ad esclusione di Cagliari che si difende con 8 tratte europee attualmente confermate dal vettore low cost irlandese [
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A prendere posizione e farsi portavoce di un malumore diffuso tra operatori economici e imprenditori locali, illusi e sbalorditi per la cancellazione di gran parte dei voli internazionali dal prossimo mese di ottobre è il consigliere algherese Pietro Sartore (
nella foto). «Con la ripartenza del dopo Covid e la ripresa scontata del turismo anche nell’Isola, ci si sarebbe aspettato da parte della regione una seria programmazione per cercare di garantire un’allungamento della stagione turistica e per garantire ai sardi dei collegamenti verso l’Europa anche in bassa stagione, oltre a delle azioni che, favorendo i flussi turistici, potessero permettere alle compagnie aeree livelli di riempimento adeguati per poter compensare il caro-carburante. Invece ci ritroviamo davanti ad un inusuale e preoccupante isolamento. Di questo passo, infatti, nella prossima stagione invernale ci ritroveremo ad avere ancora meno collegamenti rispetto alle precedenti stagioni funestate dal Covid. Davvero assurdo e ingiustificabile».