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15 settembre 2022
Eolico off shore a Capo Caccia Parco contrario: Osservazioni
L´Azienda speciale Parco di Porto Conte trasmette alla Capitaneria di Porto di Porto Torres il documento con cui certifica le motivazioni ambientali per la propria opposizione al rilascio della concessione demaniale marittima di durata trentennale richiesta dalla società Avenhexicon S.r.l. per la realizzazione dell'impianto

ALGHERO - Lo specchio acqueo al largo di Capo Caccia che conterrebbe al proprio interno le 27 pale eoliche su strutture di fondazione galleggianti, benchè esterno alla ZSC ITB 010042 rappresenta un’importante area di foraggiamento durante il periodo riproduttivo per almeno due specie di procellariformi inclusi nell’all. I della Direttiva 2009/147/CE che nidificano all’interno della ZSC ITB 010042: l’uccello delle tempeste e la berta maggiore. Non si tratta di una mera ipotesi, ma di tracciati precisi ed oggettivi (riportati con dovizia di particolari nella nota del Parco), monitorati dal Parco in collaborazione con ISPRA, ed ottenuti grazie ai GPS posizionati su diversi esemplari delle due specie.
E' questa una delle argomentazioni tecnico-giuridico più importanti di opposizione dell’Ente Parco al al rilascio della concessione demaniale marittima di durata trentennale richiesta dalla società Avenhexicon S.r.l. per la realizzazione di un impianto eolico off shore al largo di Capo Caccia. Le osservazioni sono state trasmesse alla Capitaneria di Porto di Porto Torres, incaricata dal Governo nazionale di effettuare un vaglio preliminare sia in ordine alla sicurezza della navigazione che alla compatibilità delle strutture costituenti l’impianto con le altre attività.
Il punto centrale delle argomentazioni di opposizione formulate dal Parco è quindi legato alle interferenze esterne ed interne all’area protetta; queste ultime sono da ricondurre ai tracciati del cavidotto sommerso che passerebbe all’interno della ZSC ITB 010042 ed interferirebbe con gli habitat di interesse comunitario prioritario del coralligero e della prateria di posidonia, mentre il cavidotto terrestre intercetterebbe il margine orientale della stessa ZSC all’altezza della laguna del Calich con evidenti conseguenze per gli habitat e le specie della stessa laguna.
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