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6 settembre 2022
Ergastolano, morte sospetta a Bancali
A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo dei Baschi Azzurri. Non sono note le cause, ma era stato sorpreso in più occasioni ad inalare in cella il gas della bomboletta che legittimamente i detenuti posseggono per cucinarsi e riscaldarsi cibi e bevande
SASSARI - E’ un detenuto italiano di Sassari, ergastolano, ristretto nel carcere di Bancali l’ennesimo morto in un carcere italiano. A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo dei Baschi Azzurri.
«L’uomo è morto ieri di infarto. Non sono note le cause, ma era stato sorpreso in più occasioni ad inalare in cella il gas della bomboletta che legittimamente i detenuti posseggono per cucinarsi e riscaldarsi cibi e bevande. Non è ancora chiaro, dunque, se si tratta di suicidio o le conseguenze, ma certo inquieta il fatto che da alcuni giorni, un carcere nel quale non ci sono né un Direttore né un Comandante di Reparto titolari come quello di Bancali, continuano ad accadere gravi eventi critici» denuncia Antonio Cannas, delegato nazionale per la Sardegna del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
«Certo è che l’uomo, che pure aveva qualche problema di natura psichiatrica ed aveva già tentato il suicidio, è morto e questo è un fatto triste e grave. Sconforta che le autorità penitenziarie ministeriali e regionali, pur in presenza di inquietanti eventi critici, non assumano adeguati ed urgenti provvedimenti», conclude.
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