S.A.
19 settembre 2022
Pnrr, Bando Agrisolare dal 27 settembre
L’agevolazione massima sarà pari al 50 per cento in Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna e al 40 per cento nel resto d’Italia
CAGLIARI - «A partire dal 27 settembre sarà possibile presentare domanda al Bando Agrisolare che metterà a disposizione gli incentivi e le agevolazioni previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. A disposizione, con una procedura a sportello e fino all’esaurimento dei fondi, ci sono 1,5 miliardi di euro destinati a imprenditori agricoli, singoli e associati, alle cooperative e alle imprese agroindustriali per installare sui tetti dei fabbricati strumentali all’attività agricola impianti fotovoltaici. Ciò permetterà non solo di abbattere il costo dell’energia delle singole imprese ma anche di riqualificare le strutture sia rimuovendo l’amianto sia isolando termicamente i tetti sia realizzando sistemi di aerazione che contribuiscono al benessere animale. Il provvedimento, atteso dal comparto primario, risponde alle esigenze delle imprese in un’ottica di economia circolare e preserva il suolo che deve essere destinato alla produzione agricola e, solo in ultimissima istanza, ad altro. Ma, soprattutto, diventa cruciale in un momento di caro-bollette che mette a durissima prova le nostre imprese agroalimentari».
Lo dichiara il deputato Luciano Cadeddu, esponente di ‘Impegno Civico con Luigi Di Maio’ e componente della commissione Agricoltura. «L’agevolazione massima sarà pari al 50 per cento in Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna e al 40 per cento nel resto d’Italia – spiega Cadeddu – ma potrà essere maggiorata di 20 punti percentuali per i giovani agricoltori o per gli agricoltori insediati nei cinque anni precedenti; per gli investimenti collettivi, come impianti di magazzinaggio utilizzati da un gruppo di agricoltori o impianti di condizionamento dei prodotti agricoli per la vendita; per gli investimenti in zone soggette a vincoli naturali. Sarà possibile ottenere l’erogazione di un anticipo del 30 per cento della domanda di contributo». «Entro il 30 giugno 2026 deve essere garantita la realizzazione, il collaudo e la rendicontazione degli interventi con cui l’Italia punta a raggiungere una potenza totale di almeno 375.000 kW – aggiunge – Delle risorse complessive, il 40 per cento, pari a 600 milioni di euro, è riservato al finanziamento di progetti da realizzare nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia come previsto dal PNRR».
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