Monica Chessa
21 agosto 2022
L'opinione di Monica Chessa
Far sentire la voce dei deboli, adesso è il momento
È sempre più difficile far sentire la voce dei più deboli e delle persone semplici, della gente che spesso viene dimenticata nei propri drammi familiari e non riesce più neanche a trovare la forza per chiedere aiuto. Questo è il momento per muovere le proprie gambe e partecipare al rinnovo del Parlamento italiano. Tutti respiriamo oggi un clima di indifferenza, ma non bisogna farsi trasportare dalla protesta che non si esprime, quella che resterà a casa a disertare le urne quasi per dispetto, come se non votare significhi punire, ma forse è arrivato il momento di capire lo sbaglio, il tranello dell’auto esclusione dalla scelta di essere liberi di non farsi amministrare dalle persone che non ci rappresentano. Siamo arrivati al tempo dei giusti equilibri, da questa volta avremo un Parlamento ridotto di ben 345 unità, tra senatori e deputati e questo farà si che ci si orienti verso scelte efficaci, unico mezzo possibile per dare voce certa al nostro territorio.
Da tempo ormai la Politica nuova ha subito una riqualificazione ideologica che ha spinto gli uomini di governo a garantire dei seggi dedicati alla rappresentanza femminile, molti non sono d’accordo, ma noi crediamo invece che sia un enorme passo avanti verso la parità dei diritti, segno indiscutibile di progresso verso una civiltà più matura e trasparente. Noi del Dipartimento Pari Opportunità della Lega Salvini, stiamo cercando in tutti i modi di far capire alle persone che la tendenza innescatasi dopo gli ultimi eventi politici nazionali, sia dannosa per la libertà e che questa riduca le opportunità di vivere un paese migliore per ognuno di noi cittadini. Non ha alcun senso fare spallucce e restare a casa in segno di rivalsa, bisogna invece essere molti di più, più uniti anche con idee e proposte diverse, ma comunque presenti.
Ci si aspetta tanto anche dalle nuove generazioni ed è nostro compito dare l’esempio, spiegare il valore di un evento così importante come l’elezione di un nuovo Parlamento italiano; pertanto,spendiamo più parole con i nostri figli verso una educazione civica che preveda l’impegno ed il servizio dei cittadini rivolto a garantire un coinvolgimento collettivo nelle scelte del futuro di questa Italia. Le fasce di popolazione più deboli e quelle diversamente abili vanno aiutate, coinvolte e rese protagoniste di questo storico momento dove gli orizzonti sembrano confusi, ma è importantissimo partecipare con responsabilità e impegno. Presto l’estate sarà finita e si ripresenteranno tutti i difficili nodi che comprendono anche lo scenario internazionale, gravato pesantemente da quella guerra tra popoli che non sarebbe mai dovuta iniziare, per questo dobbiamo interessarci ai problemi, sia più vicini che di interesse generale, ascoltiamo le proposte dei politici e spendiamo un po’ del nostro tempo per fare delle valutazioni che possano spingerci verso una direzione giusta. Non capire non significa essere meno capaci degli altri, bisogna semplicemente avere pazienza, magari informarsi meglio e approfondire nei dettagli, facciamoci aiutare quando non possiamo arrivarci da soli, il voto è un’opportunità di cambiamento, di miglioramento e di libertà verso una crescita incondizionata del nostro paese.
*coordinatrice regionale dipartimento Pari Opportunità Lega Salvini Sardegna
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