Enrico Daga
20 agosto 2022
L'opinione di Enrico Daga
Rifiuti, bandi fallimentari serve visione
Osservo con attenzione il dibattito di questo giorni in ordine al nuovo appalto per lo smaltimento dei rifiuti e non posso fare a meno di rinnovare il mio invito che si ripropone oramai ciclicamente e che, purtroppo, non incontra orecchie attente, nonostante i numerosi esempi in giro per l'Italia e, perché non sottolinearlo, la conclamata certezza che i risultati non variano a prescindere dalla Giunta di turno. Infatti, l'esperienza ci dice che il bando pubblico per individuare aziende all'altezza per pulizia e raccolta rifiuti si è dimostrata fallimentare. Cosa aspettiamo a modificare strutturalmente l'approccio al servizio più oneroso che la comunità paga senza avere un ritorno di qualità? Dalla Saspi alla Slia, dalla Manutencop alla Aimeri, per arrivare alla Ciclat, i suonatori si sono avvicendati, ma la musica è rimasta sempre la stessa. Alghero resta una città sporca e maleodorante, ed è anche per questo che mettiamo costantemente a repentaglio la nostra reputazione di città accogliente e organizzata.
Le ragioni dell'inefficienza sono da ricondurre ad un appalto che per sua stessa natura impedisce di affrontare il tema dei rifiuti con una visione di medio lungo periodo. Qualsiasi appalto ci condanna a subire l'inerzia di imprese che per obiettivo hanno la massimizzazione degli utili, la speculazione, e lontanamente quello di rendere Alghero più presentabile. Parliamo di imprese che badano esclusivamente al proprio tornaconto economico, la qualità della vita di residenti e turisti non è affatto tra le priorità. A maggior ragione a ridosso della scadenza dei contratti. Un ribaltamento dei paradigmi si avrà solo attraverso il ritorno ad una gestione pubblica del servizio di nettezza urbana. Serve una società in house di bacino, partecipata dai comuni che condividano gli stessi obiettivi: efficienza, economicità, controllo.
Tale progetto potrebbe prevedere l’affidamento del servizio alla stessa società della Provincia Multiss, attraverso la sottoscrizione del proprio capitale sociale aperta alla partecipazione dei comuni più motivati per abbattere i costi, essere più aggressivi nelle trattative con i fornitori, avere un orizzonte temporale illimitato, senza l'assillo di fare utili ad ogni costo. Parlo di una gestione intelligente dei rifiuti che non si fermi alla sola raccolta, ma alla creazione di vere e proprie filiere per la valorizzazione ed il riciclo, utilizzando come hub le aree industriali del territorio che aspettano da anni un rilancio anche in termini di innovazione. La politica non può continuamente scaricare le colpe delle proprie inefficienze sugli appaltatori, ci metta la faccia, assuma il controllo del servizio, e si sottoponga al giudizio degli elettori facendosi valutare sulla capacità reali di gestione del più grande appalto che ogni sette anni finisce nelle mani di aziende distanti anni luce dai nostri cittadini.
*già assessore provinciale e consigliere comunale ad Alghero
|