S.A.
17 agosto 2022
Sardegna Concerti divorzia da Riola Sardo
Una decisione sofferta quella di Sardegna Concerti - comunicata dagli organizzatori a poche ore dalla conclusione dell’ultimo grande successo andato in scena con lo spettacolo di Ben Harpe
RIOLA SARDO - Una decisione sofferta quella di Sardegna Concerti - comunicata dagli organizzatori a poche ore dalla conclusione dell’ultimo grande successo andato in scena con lo spettacolo di Ben Harper martedì 9 agosto scorso -, considerato il grande impegno profuso negli ultimi sette anni con l’organizzazione di grandi eventi internazionali che hanno visto susseguirsi sul palcoscenico star internazionali, dai Negramaro, a Carmen Consoli, a Max Gazzè solo per citarne alcuni. Una decisione maturata già dallo scorso anno, ma che è stata rinviata fino alla conclusione del concerto di Ben Harper per non deludere le aspettative dei 5mila appassionati che hanno gremito il Parco dei Suoni dopo tre anni di ammirevole e paziente attesa, e straordinariamente ripagata dalla performance dell’artista statunitense.
«La nostra grande soddisfazione non sminuisce tuttavia il rammarico derivante dal fatto che in occasione dell’organizzazione complessiva dell’evento sono emerse diverse lacune che hanno causato notevoli disagi agli spettatori presenti, in particolare alla categoria di utenza dei disabili, in evidente contrasto con la nostra “policy” che da sempre riserva loro la massima attenzione» hanno dichiarato gli organizzatori.
«Assumendoci integralmente la responsabilità di tutto ciò e scusandoci vivamente con tutti coloro che ne hanno patito le conseguenze, dobbiamo comunque sottolineare che le carenze organizzative verificatesi in occasione del concerto di Ben Harper altro non sono che la logica conseguenza delle criticità economiche e logistiche che tuttora, nonostante i poderosi sforzi compiuti negli ultimi sette anni, impediscono a questa struttura, tra le migliori in Europa, di svilupparsi come meriterebbe». Da qui la drastica decisione di Sardegna Concerti di “gettare la spugna”, auspicando che anche «questo ulteriore gesto possa contribuire a richiamare l’attenzione di chi istituzionalmente dovrebbe avere cura e impedire che il Parco dei Suoni e delle Arti di Riola Sardo torni a diventare nuovamente una discarica».
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