Mario Salis
10 agosto 2022
L'opinione di Mario Salis
Combattiamo uniti per una sanità migliore
La sanità è per la maggior parte dei cittadini il valore più i importante. Ad Alghero come in molte altre parti della Sardegna, le continue manifestazioni popolari di protesta sulla mancata riorganizzazione del comparto sanitario, sono da diversi anni una costante, un problema serio al quale è necessario porre rimedio con urgenza. Le reiterate denunce di tutta la politica locale, di inadeguatezza delle risposte alla domanda di interventi sanitari, vedasi liste d'attesa, hanno oramai oltrepassato la soglia del grottesco. La polemica divampata come un incendio estivo, da parte di tutte le forze politiche del territorio, sulla gestione dell'Ospedale Marino e sul blocco dell'attività di ortopedia, rappresenta, al di là delle mirabolanti promesse di rilancio, un punto fondamentale delle criticità che riguardano tutto il comparto sanitario.
La principale struttura del Presidio Ospedaliero di Alghero, l'Ospedale Civile, è ben lontana dal soddisfare gli standard che erano stati assicurati dall'inquadramento ad Ospedale di primo livello. Il cronico ridimensionamento dell'attività dell'area chirurgica (chirurgia generale, ortopedia, urologia ed altri) correlato alla persistente carenza di personale medico, chirurghi e anestesisti e disponibilità di sale operatorie, è prossima al tracollo dopo la chiusura delle sale del Marino.
L'inadeguatezza strutturale e organizzativa dell'intera area chirurgica del PO di Alghero, è causa, purtroppo, di persistente disagio non solo per l'utenza, ma indirettamente anche per le altre unità e servizi, in particolare per le unità di medicina e di pronto soccorso, anch'esse in crisi per l'annosa insufficiente disponibilità di risorse, personale medico, infermieristico, con conseguente sovraffollamento di pazienti da gestire. A ciò si aggiunge la scarsa attenzione verso i presidi sanitari territoriali ed in particolare i servizi specialistici ambulatoriali, pneumologia e cardiologia ed altri, che necessitano di riorganizzazione e potenziamento e inquadramento nel nuovo piano aziendale come vere e proprie unità operative territoriali, meglio integrate con la rete ospedaliera e in grado di gestire in maniera più completa i pazienti con patologie croniche, garantendo loro percorsi diagnostico terapeutici integrati con strutture di primo livello, senza dover ricorrere ad un ricovero ospedaliero. È crescente il timore che i reparti dell'ospedale marino con l'ortopedia, entrando a far parte del DEA di secondo livello dell'AOU Sassarese, possano vanificare tutto il lavoro fatto per la classificazione di primo livello, per la cui realizzazione è indispensabile l'ortopedia. Come recita un vecchio adagio: sanità e libertà valgono più di una città, al di là delle appartenenze politiche, si può davvero, per una volta combattere uniti per un progetto condiviso a favore della nostra comunità.
*Segretario Pd Alghero
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