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Giovanni Baldassarre Spano 16 luglio 2022
L'opinione di Giovanni Baldassarre Spano
Alghero non può essere trascinata sul fondo del fallimento
<i>Alghero non può essere trascinata sul fondo del fallimento</i>

Da quell’estate del 2019 è ormai chiaro come l'attuale amministrazione algherese abbia fallito nel suo mandato. Ad onor del vero vi è da considerare come nel suo percorso iniziale, essa abbia dovuto affrontare una crisi imponderabile come quella rappresentata dall'emergenza pandemica, ma da sola questa non basta a giustificare l'inerzia, l'arroganza, la mancanza di ogni sensibilità all'ascolto e la sistematica disattenzione sul contenuto del programma redatto in fase elettorale. Pare proprio come se l'amministrazione abbia dimenticato di averne avuto uno. Come faccio ad affermare una cosa del genere? Probabilmente perché il sottoscritto ha avuto un ruolo diretto nella redazione di quel documento e su quel tavolo, che ha portato alla chiusura del programma, potrebbe raccontare tanti scenari ed impressioni che aiuterebbero le persone a comprendere come nella politica algherese, i programmi non contino affatto.

L’odierno Sindaco, all'epoca semplice candidato della coalizione di centrodestra, giustamente evidenziò in quel contesto che per una amministrazione cittadina che si rispetti non doveva più avvenire quello che era stato con l'amministrazione Bruno. Essa era accusata di essere autoreferenziale e priva di ascolto verso la cittadinanza, esclusa quella compiacente.
Resta tuttavia incredibile come nonostante tale premessa il percorso seguito sin da subito nell'attuale amministrazione della città sia stato proprio quello che veniva così tanto contestato. L’odierna consigliatura ha raggiunto il record sotto tanti profili per il variare delle componenti del consiglio. Sin da subito hanno iniziato i traslochi tra una forza politica e l'altra ed è il dover tutelarne alcune che non avevano manco rappresentanza in Consiglio, tenendo in piedi una loro presenza nella giunta! Tutto ciò cosa ha prodotto? A chi è servito?

Hanno prodotto una sostanziale sfiducia della cittadinanza algherese nei confronti della guida cittadina, ma ciò ha avuto poca importanza per chi ha continuato impunemente a tagliar nastri, far foto istituzionali con fare napoleonico ed associarsi alle passerelle di altri. Questa giunta, o meglio la sua guida, ha acuito le distanze tra la città, intesa come cerchia urbana e le altre componenti del comune, considerando le campagne solo luogo di effimero consenso o funzionali a qualche fotografia in posa. Su questo si collega anche l'odierna approvazione di un Pai che parrebbe oscuro nella sua definitiva stesura, ereditato da un'amministrazione precedente abbondantemente criticata proprio su questo punto. Dispiace quindi vedere un territorio come quello a me caro della riforma agraria e non solo, doversi domandare per quale motivo l'ennesima promessa spesa dall'amministrazione algherese nei suoi confronti sia stata disattesa.

L’amministrazione degli annunci, quando a seguire sono pochi fatti, ha vita breve normalmente parlando, ma tranne in una città dove a dominare la scena politica sia di fatto lo stesso gruppo di persone che bene o male la amministra da vent'anni. In una situazione normale davanti a ciò che questa giunta sta compiendo, o meglio non compiendo, i rappresentanti della città che siedono in consiglio si sarebbero dimessi, ma Alghero, specie ora non possiede il carattere della normalità.
L’unica cosa che il prolungare la durata di questa amministrazione comporterà sarà la rivalutazione di quella precedente, permettendo a schieramenti già testati nella loro incapacità amministrativa di ripulirsi la coscienza dinnanzi ai cittadini algheresi. L’unica soluzione se si vuole effettivamente cambiare è far tabula rasa dell'esistente panorama politico, assolutamente inconsistente nella capacità amministrativa di una città quale è quella di Alghero. Solo la memoria ci farà rendere conto che periodicamente a prendere per i fondelli la collettività sono sempre le stesse persone con i loro triti slogan. Come in altre situazioni chiedo a tutta la cittadinanza di buona volontà e disinteressata da tornaconti personali, di mettersi realmente in gioco senza sottostare ai continui compromessi che stanno uccidendo il futuro di noi tutti.

*Gruppo Poder Popular per Alghero
27/11/2024
In tutte questi fattori di crisi l’insularità costituisce un aggravante, se non la causa, ed è per questo che al Governo va chiesto un tavolo straordinario che individui una strategia e degli impegni per colmare questo divario non solo in termini economici, con risorse di spesa corrente che non producono cambiamento ma con un progetto complessivo di scelte e opere complessive strategiche che i sardi devono mettere in campo



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