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Cor 12 luglio 2022
Latitante da un anno, arrestato ad Alghero
Latitante da circa un anno, deve scontare una pena detentiva di oltre sei anni. La cattura è avvenuta lo scorso sabato con l’ausilio della Capitaneria di Porto di Alghero.
Latitante da un anno, arrestato ad Alghero

ALGHERO - Era fuggito nell’autunno 2021 all’esecuzione di un provvedimento di fine pena del Tribunale di Sassari, ma la sua latitanza è terminata sabato notte ad Alghero. Roberto Vacca, classe 1991, pluripregiudicato di Alghero è stato acciuffato dai militari della Stazione Carabinieri di Alghero e del Nucleo Operativo e Radiomobile, dopo intense ricerche: i militari lo hanno sorpreso all’uscita di un noto locale notturno della Riviera del Corallo ed arrestato dopo un lungo inseguimento.

È notte fonda, piena movida algherese: i militari individuano l’autovettura in uso ad un presunto fiancheggiatore (la sua posizione è adesso al vaglio delle Autorità) e procedono ad un discreto monitoraggio dell’area. L’ipotesi è che il latitante abbia ceduto al desiderio di trascorrere una serata di svago: finirà diversamente. I Carabinieri di Alghero sono pronti, con la conferma dell’avvistamento dell’autovettura sospetta, il dispositivo prende forma in breve tempo: autovetture in tinta civile (sono i veicoli speciali dell’Arma dedicati alle indagini più complesse) e quelli con i colori di Istituto si posizionano in punti strategici sulle adiacenti vie del lungomare Barcellona.

La tensione è alta ma ancor di più l’attenzione ad ogni imprevisto. La Centrale Operativa fornisce puntuali aggiornamenti, gli operanti su strada “coprono” ogni possibile via di fuga. La sapiente e discreta attesa dura poco più di un’ora: il 31enne è a piedi, passeggia sulla strada in direzione della spiaggia, cerca l’ombra delle palme e rimane in attesa del suo fiancheggiatore. È il momento di agire. I Carabinieri convergono sul lungomare, si precipitano in auto, a piedi, da ogni direzione. Nell’impossibilità di trovare strada da percorrere l'uomo tenta una fuga disperata a piedi, di corsa, proprio verso il mare. La lunga rincorsa si interrompe sul bagnasciuga, il latitante tenta l’impensabile: si tuffa in acqua e prosegue la fuga a nuoto.

I militari chiedono supporto, la Capitaneria di Porto di Alghero risponde: pochi minuti e straordinaria efficienza: il Comandante Tomai è in sala operativa ed indirizza i dipendenti equipaggi a bordo della motovedetta e del gommone (proprio il piccolo natante si renderà fondamentale): lo specchio d’acqua antistante è sorvegliato, impossibile per qualsiasi imbarcazione avvicinarsi al pregiudicato in fuga. I militari della Capitaneria di Porto, con alcuni colleghi dell’Arma saliti a bordo, individuano il fuggitivo in breve tempo, nascosto tra le acque nere del molo di sottoflutto: è stremato dalla nuotata ed in stato di ipotermia il 31enne è in stato di arresto. Sinceratisi delle relative condizioni di salute presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Alghero, l’arrestato è stato infine tradotto presso la Casa Circondariale di Sassari, dove proseguirà il soggiorno per i prossimi sei anni.
15:05
Mandato di arresto internazionale, emesso dall’autorità giudiziaria Brasiliana, a carico di un cittadino brasiliano, attualmente residente a Budoni, gravemente indiziato del tentato omicidio, a colpi di arma da fuoco, della propria compagna e dell’uccisione del feto che la donna aveva in grembo



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