S.A.
8 luglio 2022
Barracelli contro Regione, da oggi sciopero
Barracelli contro la "privatizzazione onerosa" del servizio di antiincendio bocchivo voluto dalla Regione Sardegna. Proclamato lo stato di agitazione e l´astensione dal servizio. Tra i comuni sardi che hanno aderito allo sciopero c´è anche Alghero
ALGHERO - Le sigle sindacali e rappresentative dei barracelli, Sindacato Autonomo Barracelli e Unione Barracelli, si oppongono alla "privatizzazione onerosa" del servizio di antiincendio bocchivo voluto dalla Regione Sardegna e per questo hanno proclamato lo stato di agitazione e l'astesnione dal servizio. Tra i comuni sardi che hanno aderito allo sciopero c'è anche Alghero. I Barracelli da oltre 400 anni operano come polizia rurale per la salvaguardia del territorio sardo, uomini e donne dentro una divisa che ogni giorno rischiano la propria vita per poi a fine anno vedersi riconoscere degli emolumenti economici insufficienti e per alcuni versi ridicoli si legge nella nota diffusa dal Corpo che rivendica il valore del proprio lavoro a fronte «di ristrettezze economiche, con rimborsi e premi esigui, mezzi vetusti, tenuti insieme e mantenuti efficienti dalla determinazione degli operatori, la mancata approvazione di una nuova legge regionale per il corpo, pochi soldi per il "caro carburanti"».
E ancora: «Abbiamo tollerato la riduzione del presidio del territorio con il pattugliamento ridotto al lumicino. È poi, un bel giorno di
un'estate torrida, la direzione regionale della Protezione Civile rende disponibile una cospicua somma di danaro per rafforzare il sistema antincendio, ma non per i barracelli che oggi rappresentano un presidio di polizia rurale, protezione civile antincendio di circa 6.600 operatori. Il bando, pubblicato sul sito della Regione Sardegna, prevede una spesa di poco meno di un milione e mezzo di euro per un numero minino di 16 mezzi pick up con modulo antincendio, due operatori per ciascun mezzo di cui un autista per 48 giorni».
I Barracelli ribadiscono la loro contrarietà ad «una gestione di tipo privatistico della campagna antincendio» e chiedono «alla Regione la sospensione del bando ed un incontro con i soggetti interessati al fine di essere coinvolti. Nell’immediato saranno rivisti i programmi operativi per il 2022 e quindi la disponibilità in termini di giornate
e numero di squadre, manifestando pubblicamente nelle prossime ore il proprio dissenso con l’astensione dal 08 luglio dalla lotta attiva agli incendi boschivi».
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