S.A.
29 giugno 2022
Tullio Solenghi rilegge l´Orlando Furioso
Protagonista sulla scena insieme con il filologo Corrado Bologna, già docente alla Scuola Normale Superiore di Pisa di Letterature romanze medioevali e moderne e Letterature comparate, in tournée nell´Isola
ALGHERO - Tullio Solenghi (ri)legge l' “Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto in una “singolare tenzone” fra teatro e letteratura con il filologo Corrado Bologna: una pièce avvincente in cui si alternano le ottave del celebre poema cavalleresco nell'interpretazione dell'attore genovese e le note critiche di un raffinato e appassionato studioso, per la regia di Sergio Maifredi – ideatore dell'intero progetto del Teatro Pubblico Ligure dedicato a “Le donne, i cavallier, l'arme e gli amori – Il canto del Rinascimento italiano”.
Un viaggio tra le rime e le intricate trame del capolavoro ariostesco con l'istrionico artista, volto noto e amato del piccolo schermo fin dai successi del “Trio” con Anna Marchesini e Massimo Lopez, ma anche un'occasione per riscoprire la fitta rete di rimandi e il contesto culturale in cui ha visto la luce l'“Orlando Furioso” - lo spettacolo è in cartellone giovedì 30 giugno alle 21.30 all'Anfiteatro "Mario Ceroli" di Porto Rotondo-Olbia, venerdì 1 luglio alle 21 al Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer e infine sabato 2 luglio alle 21 all'Anfiteatro Comunale di San Gavino Monreale sotto le insegne del CeDAC Sardegna.
Tutta la modernità e il fascino del celebre poema che raccoglie l'eredità della chanson de geste medioevale e della poesia cortese, attingendo ai materiali del ciclo carolingio e del ciclo bretone e ponendosi quale ideale continuazione dell'incompiuto “Orlando innamorato” di Matteo Maria Boiardo in una versione “a due voci” con l'ideale contrappunto tra la forza espressiva dei versi, dove Ludovico Ariosto descrive le magnifiche imprese dei paladini di Francia ma anche l'amore non corrisposto di Orlando per Angelica, che lo spingerà verso una momentanea follia e le interessanti digressioni di Corrado Bologna, già docente alla Scuola Normale Superiore di Pisa di Letterature romanze medioevali e moderne e Letterature comparate.
Una intrigante mise en espace, per condurre gli spettatori in «un vortice di storie che girano velocissime in una galoppata che porta sulla luna, ma sulla terra sembra rimanere confinata a un bosco dove tutto può accadere». Una vertiginosa giostra delle emozioni, tra eros e thanatos, follia e magia al ritmo incalzante delle ottave che grazie alla scrittura immaginifica dell'autore evocano paesaggi silvestri e urbani, campi di battaglia e isole remote, in cui si muovono eroi e eroine, tra fughe e inseguimenti, travestimenti e inganni, duelli e incantesimi: Tullio Solenghi ne esalta tutte le sfumature, dall'ironia al dramma e Corrado Bologna ne ricostruisce le coordinate storiche e letterarie, per una più profonda e vivida comprensione del poema.
Nella foto: Tullio Solenghi
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