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23 giugno 2022
Assistente odontoiatrico, linee guida regionali
La Regione definisce le linee guida per la formazione della figura dell´assistente di studio odontoiatrico quale operatore d’interesse sanitario andando a uniformare la disciplina di formazione, in linea con quanto sta avvenendo a livello nazionale
CAGLIARI - La Regione definisce le linee guida per la formazione della figura dell'assistente di studio odontoiatrico quale operatore d’interesse sanitario andando a uniformare la disciplina di formazione, in linea con quanto sta avvenendo a livello nazionale. La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore del Lavoro, Alessandra Zedda, recepisce quanto disposto a livello nazionale rispetto alla facoltà per le Regioni e le Province autonome di valutare i titoli pregressi per l’acquisizione dei crediti formativi che consentono di ridurre la durata del corso di formazione per il conseguimento dell'attestato di qualifica e la possibilità di considerate, ai fini del riconoscimento crediti, le esperienze pregresse.
«Diamo valore a una figura professionale sempre più richiesta, riconoscendone le competenze e valorizzandone il percorso di formazione”, ha spiegato l’Assessore del lavoro, Alessandra Zedda evidenziando l’impegno dell’Assessorato del lavoro per andare incontro alle esigenze del mercato sardo, oltre che a recepire le evoluzioni normative intervenute a livello nazionale. In sostanza, grazie alla delibera, sono state integrate le azioni per assicurare a coloro che svolgono la professione di Assistente di Studio Odontoiatrico, ASO, percorsi formativi riconosciuti e uniformi rispetto al resto della Penisola, a garanzia di capacità professionali, tecniche e relazionali consone al ruolo ricoperto. “Oggi – ha proseguito l’esponente della Giunta Solinas - andiamo a definire meglio e facilitare il percorso di formazione dell’assistente di studio odontoiatrico, professionista che ricopre un ruolo fondamentale all’interno di uno studio dentistico e nelle strutture sanitarie che erogano prestazioni odontostomatologiche».
Tecnicamente, è stato anche deciso che il preventivo riconoscimento regionale dei percorsi formativi in regime di autofinanziamento possa essere subordinato alla previsione di una riserva di posti pari al 20% a garanzia della partecipazione degli aventi diritto all’esercizio dei crediti. Per loro inoltre, secondo quanto riportato nel dispositivo approvato dalla Giunta, le quote di iscrizione devono essere ridotte in proporzione al numero di ore effettivamente da svolgere ricalcolato in funzione dei crediti (aumentato, laddove necessario, delle eventuali ore di formazione 4/4 integrativa, nel limite massimo del 10% delle ore di durata residua del percorso proposto).
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