S.A.
22 giugno 2022
Bonus digitale per le piccole imprese sarde
Il programma intende offrire un supporto digitale per
facilitare l’accesso delle micro-imprese alla digitalizzazione dei
processi di internazionalizzazion
CAGLIARI - Fino al 15 luglio anche le micro e piccole realtà della Sardegna, nonché le reti d’impresa e i consorzi, potranno fruire dei fondi messi a disposizione dal “Bonus export digitale”. Lo ricorda Confartigianato Imprese Sardegna che sottolinea anche come
il bando preveda la concessione di contributi in regime “de minimis”
per sviluppare l’attività di export delle MPMI. L’incentivo è dedicato
alle microimprese manifatturiere italiane per accompagnarle nei
processo di adattamento al mercato globale attraverso soluzioni
digitali. Il programma intende offrire un supporto digitale per
facilitare l’accesso delle micro-imprese alla digitalizzazione dei
processi di internazionalizzazione e si integra con altri servizi ICE
quali le piattaforme e-commerce o la tracciabilità su tecnologia
blockchain.
Si tratta di un contributo a fondo perduto che arriva fino a 25.000
euro, frutto di un progetto del Ministero degli Esteri e dell’Agenzia
per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese
italiane (ICE). Il bonus finanzia le spese per l’acquisto di soluzioni
digitali per l’export (hardware, software, formazione e servizi)
attraverso un voucher per le micro-imprese fino a 4.000 euro (a fronte
di spese non inferiori a 5.000 euro, iva esclusa) e fino a 22.500 euro
se costituite in forma di reti o consorzi (a fronte di spesa
ammissibili non inferiori a 25.500 euro, IVA esclusa).
«La nostra Associazione da tempo lavora per incentivare le
esportazioni delle piccole e medie imprese creando occasioni di
incontro per farle conoscere nelle missioni all’estero - commenta la
Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Amelia Lai -
riteniamo, quindi, che anche questo bonus sia importante per far
proseguire le aziende in un percorso virtuoso di esportazione che
porti l’eccellenza sarda a essere conosciuta e venduta in tutto il
mondo». I dati sull’export della Sardegna, rielaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, contenuti nell’indagine del Centro
studi Tagliacarne/Unioncamere, parlano di 633 le aziende sarde che,
nel primo semestre del 2021, hanno piazzato i propri prodotti
all’estero. Purtroppo appena lo 0,6% delle attività imprenditoriali
isolane ha intrapreso rapporti commerciali con l’Europa e il resto del
Mondo, vendendo beni per un controvalore di 2miliardi e 500milioni di
euro, classificando la Sardegna al quart’ultimo posto in Italia tra le
regioni esportatrici.
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