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21 giugno 2022
Al sindaco e giunta non piace essere interrogati
Stoccata di sette consiglieri comunali algheresi al presidente Lelle Salvatore (Udc): Giacciono da tempo all´ordine del giorno del consiglio 8 tra interrogazioni e interpellenze mai poste in discussione. Arriva la « sollecitazione» ufficiale
ALGHERO - «Al Sindaco Conoci e ai suoi Assessori non piace essere interrogati. Giacciono da tempo all'ordine del giorno del consiglio 8 tra Interrogazioni e interpellenze (a cui se ne aggiunge un'altra già depositata e una depositata un anno fa su Abbanoa e sistema idrico-fognario alla quale non è mai stata data risposta). Anche durante il consiglio comunale di ieri il Presidente non ha permesso che venisse discussa neppure una delle interrogazioni all’odg, motivando la sua scelta col fatto che come al solito le stesse non si potevano discutere perché si era sforato il tempo previsto per le brevi segnalazioni e per le risposte degli assessori. Così facendo nei fatti si continua a privare l’opposizione di una delle sue prerogative fondamentali, quella di interrogare la giunta».
Così Pietro Sartore, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras, Valdo Di Nolfo, Gabriella Esposito, Mario Bruno e Beniamino Pirisi chiedono al Presidente, sempre così attento al Regolamento per la parte che regola i tempi del consiglio, di ricordarsi di applicare anche il comma 3 dell’art. 36 dello stesso Regolamento del consiglio laddove è scritto: “Il Sindaco o l'Assessore da lui delegato rispondono, entro trenta giorni, alle interrogazioni e ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo presentata dai Consiglieri. La risposta è data, di norma, nella prima adunanza del Consiglio che si tiene entro il termine di cui sopra, previsto dalla legge. Nel caso in cui entro il termine predetto non si tengano adunanze del Consiglio, la risposta è data per iscritto.”
«Il Regolamento va fatto rispettare anche alla Giunta, che non si preoccupa, invece, di dare risposta né in aula e tanto meno per iscritto. D’altronde non ci sarebbe neppure bisogno di conoscere alcun Regolamento, in quanto per capire che dopo mesi un’interpellanza finisce per perdere di senso, a causa della modifica dello stato delle cose, basta un minimo di logica. Sollecitiamo dunque il Presidente a svolgere il suo ruolo in modo da tutelare le prerogative e i diritti di tutti i consiglieri e non solo quelli del Sindaco e della maggioranza. Non vorremmo, infatti, che lui si sia convinto che per svolgere il suo ruolo veramente sopra le parti basti la cortesia nei rapporti personali e che si possa invece trascurare la correttezza nei rapporti istituzionali» concludono i consiglieri algheresi.
Nella foto: il presidente del Consiglio comunale di Alghero, Lelle Salvatore (Udc)
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