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Cor 21 giugno 2022
Confindustria su licenziamenti e ammortizzatori
Confindustria Centro Nord Sardegna, insieme a Gruppo 24 Ore e agli ordini di Avvocati e Consulenti del lavoro, ha promosso un importante convegno dedicato a due argomenti tra i più delicati e attuali per imprese e lavoratori
Confindustria su licenziamenti e ammortizzatori

SASSARI – Era dedicato al tema “Il rapporto di lavoro: le nuove norme in materia di ammortizzatori sociali e il licenziamento tra corrette procedure e risvolti giurisprudenziali” il convegno promosso nei giorni scorsi nella sala conferenze della Camera di commercio da Confindustria Centro Nord Sardegna, Guida al lavoro - Gruppo 24 Ore e ordini degli Avvocati e dei Consulenti del lavoro di Sassari, alla presenza di circa 150 professionisti del settore legale. Dopo i saluti istituzionali del direttore di Confindustria CNS Giansimone Masia, che ha coordinato i lavori, del segretario generale dell’Ente camerale Pietro Esposito, di Massimiliano Di Giovanni, Sales & business development manager del Gruppo 24 Ore, e di Giuseppe Oggiano, presidente dell’Ordine dei Consulenti del lavoro, e Marco Pinna Vistoso, in rappresentanza dell’Ordine degli Avvocati, sono intervenuti gli esperti Arturo Maresca, professore ordinario di Diritto del Lavoro nel Dipartimento di Scienze Giuridiche della Sapienza di Roma, Maria Rosa Gheido consulente del Lavoro, esperta del Sole 24 Ore, e Monia Adami, giudice del lavoro del Tribunale di Sassari.

Gli ammortizzatori sociali in caso di perdita dell’impiego e il caso del licenziamento dei dipendenti sono i settori nei quali si accentuano i problemi del diritto del lavoro. «Il tema dei licenziamenti è quello più delicato dal punto giuslavoristico – ha ribadito il professor Maresca –. Due i profili da analizzare in via preliminare. Innanzitutto il licenziamento per giustificato motivo rivisto secondo le sentenze di quest’anno che hanno di fatto modificato l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. E poi la questione delle delocalizzazioni, perché l’impresa nel momento in cui provvede alla sua riorganizzazione in qualche modo non può disinteressarsi dalle ricadute sul territorio delle proprie decisioni. Il problema non può risolversi nel fatto che l’azienda non debba licenziare, mantenendo all’interno lavoratori che risulterebbero in esubero, né utilizzare ammortizzatori sociali di fronte a situazioni conclamate di esuberi strutturali. Servono invece norme e capacità gestionali per strumenti che in qualche modo attivino politiche attive ovvero misure sul territorio di ricollocazione dei lavoratori. Per l’impresa il licenziamento è sempre un passaggio drammatico, come per i lavoratori».

E sul versante degli ammortizzatori sociali? «Il periodo della pandemia ci ha abituato a comportamenti che agevolavano le procedure – ha spiegato Maria Rosa Gheido –. Molti adempimenti erano stati accantonati, nessuno però poteva immaginare che sarebbe scoppiata un’altra emergenza, con l’aggressione della Russia all’Ucraina. Le integrazioni salariali, la naspi e la cassa integrazione hanno subìto di fatto profondi cambiamenti. Sulla cassa integrazione, per esempio, va detto che il termine è ormai del tutto desueto: si parla di integrazione salariale ed è cambiato l’approccio sindacale». La legge Fornero prima e il “Jobs Act” poi hanno riscritto il trattamento sanzionatorio dei licenziamenti, rimodulando il regime di tutela.

«La sensazione è che a distanza ormai di sette anni dall’entrata in vigore del “jobs act” la giurisprudenza di merito e la Cassazione hanno cercato di riallineare le norme di tutela – ha puntualizzato Monia Adami, che si è soffermata sul tema “Il licenziamento. Tutela sostanziale e processuale del lavoratore: legislazioni a confronto alla luce della giurisprudenza di merito e di legittimità” –. Il professor Maresca parlava a proposito delle due normative di “ingegneria giuridica”, io preferisco “ortopedia giuridica”, dico mal riuscita, perché senza intervento della giurisprudenza la novella legislativa poteva portare a estreme conseguenze. Oggi noto molta più volontà di conciliare. Tra le fattispecie in esame il licenziamento economico ha avuto un’impennata, come del resto i fallimenti, situazioni che vanno a braccetto. Purtroppo assistiamo ad un momento in cui le imprese sono in affanno da troppo tempo». Durante il convegno è stata infine richiamata l’app “Aiutimpresa”, completamente gratuita e scaricabile su smartphone e tablet, creata da alcuni mesi da Confindustria Centro Nord Sardegna insieme a Unindustria Roma e Rotary: grazie alla piattaforma web, in qualsiasi momento sullo smartphone possono essere visualizzate informazioni su bandi e avvisi relativi a finanziamenti nazionali e regionali per investimenti e lavoro, sul PNRR e sul Fondo Sociale Europeo.



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