Giovanni Oliva
11 giugno 2022
L'opinione di Giovanni Oliva
Parco, mistificatori senza scrupoli
A starli ad ascoltare, restando impassibili nell'udire le tante castronerie che, senza pudore alcuno, ci propinano, ormai c'è solo da perderci del tempo e rischiare, alla mia età e nelle mie condizioni di salute, di farsi del male. Non ce l'ho fatta e sono uscito fuori a respirare all'aria aperta, dopo aver sentito il presidente del Parco, il sindaco e le prime irricevibili battute dell'intervento del direttore-manager. Sono dei penosi fanfaroni, un po' mistificatori senza scrupoli e un po' pasticcioni inetti. Sono degli amministratori autocrati (per "auto-attribuzione" di illimitata sovranità sui luoghi: "alla fine decidiamo noi!"), pericolosamente avventuristi (tanto da dichiarare di voler procedere, a testa bassa, senza alcuna prudenza, anche contro i rilievi della Regione Sardegna e dei suoi organismi competenti in materia che li avvertono sulla mancanza di regolarità, sicurezza e conformità alle norme vigenti di quanto propongono nei progetti di cui vorrebbero vantarsi); per nostra sciagura confondono i loro meschini desideri (far cassa con il patrimonio naturalistico secondo la sciocca sottocultura della "valorizzazione") con la realtà e i consigli di buone pratiche (che in un Parco Naturale e nelle zone di protezione e conservazione prescrivono di adottare il principio di precauzione: "nel dubbio bisogna considerare l'ipotesi più sfavorevole" ossia "primo assicurati di non recar alcun danno"); insomma si rifiutano di prendere atto della loro ormai conclamata inadeguatezza a ricoprire dei ruoli così importanti e delicati. Si preparano ad un nuovo scontro istituzionale, questa volta contro l'Agenzia Forestale Regionale "Forestas".
*portavoce Punta Giglio Libera
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