All´apertura e presentazione ufficiale dei nuovi percorsi all´interno del Parco di Porto Conte si oppone formalmente l´agenzia regionale Forestas che con una nota scritta non ritiene opportuno partecipare alla conferenza prevista nella giornata odierna a causa del mancato accatastamento alla rete sentieristica regionale
ALGHERO - «I percorsi presenti nel perimetro del Parco potranno naturalmente restare ed essere
valorizzati con le modalità che il Parco stesso riterrà di attuare, ma dovranno essere trasformati in “percorsi naturalistici” o “turistici” corredati da segnaletica diversa da quella che le norme regionali associano alla R.E.S. Fermo restando che la responsabilità riguardo al permanere delle criticità suesposte e sulla non libera fruizione di beni realizzati con fondi Ue (il riferimento è al sentiero costiero 003 Prigionette-Porto Ferro
ndr) ricade su codesto ente».
Scoppia una nuova grana per la dirigenza del Parco Regionale di Porto Conte, che per la giornata odierna ha convocato una conferenza per la presentazione ufficiale della nuova rete dei sentieri all'interno delle Prigionette [
LEGGI]. Con una lunga nota perentoria e molto dettagliata, è il direttore generale di
Forestas, Maurizio Malloci, a mettere in dubbio tutta una serie questioni e minare pesantemente i rapporti istituzionali. «Si comunica - si legge nella missiva inviata con urgenza anche al sindaco di Alghero e agli assessorati regionali alla difesa dell'ambiente ed al turismo - che allo stato delle cose l’Agenzia Forestas non ritiene opportuno partecipare alla luce delle perplessità già espresse sulla regolarità, la sicurezza, e l’indebita classificazione che codesto Ente parco sta auto-attribuendo a percorsi che non soddisfano nessuno dei requisiti previsti dalle norme regionali e si invita ancora ad evitare l’utilizzo di segnaletica e nomenclature che sono espressamente vietate in assenza del necessario iter di accatastamento alla Rete ciclo-Escursionistica della Sardegna secondo le ben note norme regionali».
Il problema sarebbe proprio nell'assenza di autorizzazione ed il conseguente mancato accatastamento che escluderebbe i nuovi sentieri dalla rete regionale Ciclo-escursionista, con tutto ciò che questo potrebbe comportare in termini di finanziamenti comunitari già assegnati. Problema che l'agenzia regionale avrebbe già sollevato in occasione di recenti tavoli territoriali. «Gli organi tecnici di
Forestas, unitamente alla direzione del complesso forestale competente, hanno già ampiamente chiarito come si ritenga auspicabile l’inclusione dei sentieri presenti nel perimetro di codesto Parco Regionale, al pari di quanto sta avvenendo per tutti gli altri Parchi della Sardegna: tuttavia è necessario soddisfare alcune imprescindibili condizioni, in assenza delle quali i tracciati restano non classificabili e senza i quali dovrà essere rimosso ogni riferimento alla RES (fino all’eventuale conformità ed accatastamento). Chiamare “sentieri” e definire “offerta ciclo-escursionistica” è pertanto un’allusione ad un profilo di regolarità che, al momento, manca: si chiede a tal proposito di rettificare le comunicazioni pubbliche evitando ogni riferimento ai sentieri e al ciclo-escursionismo».