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31 maggio 2022
In 60mila chiedono la tutela del Cervo sardo
Una marèa di firme, decine di migliaia di cittadini che rifiutano il piombo risanatore tanto caro a chi dovrebbe difendere l´ambiente, ma lo ignora: Una richiesta chiara, palese, forte, in netto contrasto con le pretese di parte del mondo venatorio isolano
CAGLIARI - Ormai più di 60 mila cittadini hanno sottoscritto la petizione popolare per la salvaguardia del Cervo sardo promossa dall’associazione ambientalista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) sulla piattaforma Change.org in un mese e mezzo. Una marèa di firme, decine di migliaia di cittadini che rifiutano il piombo risanatore tanto caro a chi dovrebbe difendere l'ambiente, ma lo ignora. Decine di migliaia di cittadini che vogliono difendere uno degli animali-simbolo della Sardegna e del Mediterraneo da un’ottusa politica ambientale intrisa di penosi interessi elettorali e venatori. Una richiesta chiara, palese, forte, in netto contrasto con le pretese di parte del mondo venatorio isolano che se ne frega altamente di tutto quello che non riguarda la possibilità di sparare a questo o a quest’altro animale.
Il GrIG ha provveduto nelle scorse settimane a inviare un primo elenco di sottoscrittori al Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, all’Assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Gianni Lampis e al Presidente dell’I.S.P.R.A. Stefano Laporta, chiedendo se vi siano eventuali autorizzazioni per piani di abbattimento dell’ungulato a qualsiasi titolo e con quali motivazioni scientifiche. Tuttora silenzio anche da parte del Ministro della Transizione Ecologica – recentemente giustamente accusato di voler l’estensione dei periodi di caccia.
L’I.S.P.R.A , invece, ha affermato chiaramente. (nota prot. n. 26660 dell’11 maggio 2022) che “non ha espresso pareri circa piani di controllo del Cervo sardo”. Nessun parere – necessario per legge – quindi nessuna autorizzazione. L'I.S.P.R.A. conferma, poi, l'assenza di censimenti aggiornati. Come ricorda anche l’I.S.P.R.A., gli unici dati disponibili sulla consistenza dell’ungulato risalgono alla stima effettuata nel corso del Progetto LIFE “One deer, two Islands: conservation of Red Deer Cervus elaphus corsicanus in Sardinia and Corse”, cioè circa 10.600 esemplari in tutta la Sardegna.
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