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28 maggio 2022
Mostra su Maria Lai in Vaticano
La Biblioteca vaticana ospita alcune opere di una delle maggiori artiste sarde, Maria Lai, che si distingue per creatività e spiritualità, per tradizione e innovazione. Il progetto di valorizzazione dell’artista di Ulassai si inserisce nel percorso di collaborazione sul turismo culturale-religioso
ROMA - «Da oggi, la Biblioteca vaticana ospita alcune opere di una delle maggiori artiste sarde, Maria Lai, che si distingue per creatività e spiritualità, per tradizione e innovazione. Il progetto di valorizzazione dell’artista di Ulassai si inserisce nel percorso di collaborazione sul turismo culturale-religioso attivato dalla Regione con la Conferenza episcopale sarda. Questo segmento della nostra proposta turistica è parte integrante del modello imperniato sul ‘turismo lento e sostenibile’ ed è orientato alla valorizzazione degli itinerari spirituali, dei cammini, dei borghi e delle destinazioni di pellegrinaggio». Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, durante la presentazione della mostra “L’arte di tessere la libertà. Maria Lai incontra la Biblioteca apostolica vaticana”, che si è tenuta questa mattina nel Salone Sistino della Biblioteca (Bav), alla presenza del bibliotecario di Santa Romana Chiesa, cardinale José Tolentino de Mendonça, del vescovo di Lanusei e Nuoro, monsignor Antonello Mura, della curatrice dei Musei Vaticani, Micol Forti, e di don Giacomo Cardinali, commissario della sala espositiva della Biblioteca Vaticana.
L’esposizione, che resterà aperta fino al prossimo 15 luglio ed è organizzata dalla Bav in collaborazione con la Regione Sardegna, la Diocesi di Lanusei, l’Archivio Maria Lai e con l’apporto scientifico dei Musei Vaticani, è stata allestita con alcune opere della ricca produzione dell’artista dedicate ai libri realizzati nelle diverse materie (pane, carta, ceramica, stoffa e altri manufatti artistici), esposti in un dialogo con parti del vasto patrimonio della Bav.
«Il percorso progettuale offerto dalla mostra consente di far emergere il profondo e indissolubile legame tra Maria Lai e la sua terra d’origine – ha aggiunto l’assessore Chessa – La sua arte è mostrata in un contesto culturale più ampio e le sue opere sono confrontate a manufatti provenienti da tutto il mondo, in un dialogo caratterizzato da identità, tradizione e una venatura religiosa”.
"La rilevanza internazionale offerta dalla mostra nei locali della Bav - ha evidenziato l'Assessore del Turismo - permette di promuovere l’immagine della Sardegna non solo attraverso l’esposizione, ma anche attraverso l'organizzazione di altre azioni a supporto. Si comincerà, nella seconda metà di giugno, con un educational tour nei territori di riferimento dell'artista, e coi quali Maria Lai ha avuto un legame sociale e culturale, al quale parteciperanno giornalisti specializzati e i curatori della mostra. Un'occasione per far conoscere, cogliere e rilanciare mediaticamente il valore dell'esposizione e la sua protagonista».
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