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S.A. 18 maggio 2022
Piano Ferrovie, Sardegna tagliata fuori
Il presidente della Regione Christian Solinas ieri pomeriggio in audizione al Senato ha rappresentato la situazione della Sardegna nell´ambito dell´esame delle problematiche attinenti alle infrastrutture ferroviarie nelle isole
Piano Ferrovie, Sardegna tagliata fuori

CAGLIARI - La Sardegna è stata tagliata fuori dai piani di sviluppo ferroviari e la Regione è pronta a opporsi se davanti a una situazione di svantaggio che condiziona lo sviluppo economico sardo lo Stato si dimostrerà sordo e poco incline ad attivare quelle misure di riequilibrio necessarie e urgenti e piani di riparto delle risorse che non tengano conto del deficit infrastrutturale ferroviario della Sardegna. È la sintesi dell’intervento del presidente della Regione Christian Solinas, che ieri pomeriggio in audizione al Senato (Commissione Lavori Pubblici) ha rappresentato la situazione della Sardegna nell'ambito dell'esame delle problematiche attinenti alle infrastrutture ferroviarie nelle isole.

«Si doveva dare all’isola la possibilità di allinearsi al resto del Paese, prendiamo atto del fatto che così non è stato ma ci opporremo in tutte le sedi e con ogni strumento a piani di riparto di risorse che non tengano presente la necessità di rimuovere le diseguaglianze che dividono i cittadini isolani dal resto dei cittadini della terraferma». Il presidente Solinas ha evidenziato il gap infrastrutturale, in particolare in ambito ferroviario, che grava sull’Isola, «uno svantaggio ampiamente documentato – ha detto - che insieme all’insularità deve essere adeguatamente considerata nel riparto del fondo della perequazione infrastrutturale (4,6 milioni di euro) che deve rappresentare una occasione di riequilibrio tra la Sardegna e le altre regioni italiane riguardo alle dotazioni infrastrutturali, comprese quelle legate alla mobilità ferroviaria».

La dotazione di infrastrutture ferroviarie per superficie, pari a circa 18 chilometri per migliaia di chilometri quadrati, è la più bassa tra le regioni italiane e di gran lunga inferiore rispetto alla media italiana di 56 chilometri per migliaia di chilometri quadrati. Basti ricordare che la Sardegna ha 24.000 chilometri quadrati di estensione. E ancora: la dotazione di infrastrutture ferroviarie per abitanti è tra le più basse d'Italia e inferiore alla media nazionale nell'ambito ferroviario di 283 chilometri per milione di abitanti. In fine in Sardegna non è elettrificato neanche un metro di linea e quindi siamo a zero e le tratte a doppio binario rappresentano nel Paese il 46,1% dell'estensione complessiva della rete, ma in Sardegna raggiungono a malapena il 12%”.

Quattro indicatori emblematici di quello che è il deficit infrastrutturale ferroviario che caratterizza l’Isola e per cui il governatore sardo chiede più risorse: «Quello che è inaccettabile è che una delle ragioni fondamentali per le quali l'Unione Europea ha riconosciuto nel Next generation EU e nel Piano nazionale di ripresa e Resilienza all'Italia grossa parte delle risorse è connesso all'esigenza di superare la disuguaglianza e il gap infrastrutturale tra Nord e Sud del Paese. Invece questi fondi che avevano quella destinazione vengono purtroppo utilizzati in molti casi per migliorare ulteriormente condizioni di viabilità nel Paese che sono già decisamente più avanzate».

Nella foto: il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas



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