S.A.
16 maggio 2022
Ad Alghero 32 produttori di fragole
Dopo Arborea, l´agro di Alghero è il comprensorio con il maggior numero di produttori di fragole: Negli ultimi tempi, le superfici dedicate al frutto rosso sono aumentate in maniera esponenziale, passando dai tre ettari di sei anni fa, ai 40 di oggi
ALGHERO - Dopo Arborea, l'agro di Alghero è il comprensorio con il maggior numero di produttori di fragole (circa 32) e, negli ultimi tempi, le superfici dedicate al frutto rosso sono aumentate in maniera esponenziale, passando dai tre ettari di sei anni fa, ai 40 di oggi.
«Una coltura in forte crescita che produce un importante reddito, contribuendo all’economia del territorio», conferma Gavino Zirattu, presidente di Anbi Sardegna, l’ente che rappresenta e tutela i Consorzi di Bonifica dell’Isola. «E’ chiaro che i Consorzi giocano un ruolo chiave, – aggiunge Zirattu - perché sono quelli che garantiscono l’acqua alle campagne». Ma come gestire il maggiore fabbisogno idrico alla luce dei cambiamenti climatici? Come aumentare le superfici attrezzate per l’irrigazione tenendo fede ai principi di ecosostenibilità e risparmio energetico? L’argomento è stato al centro del meeting, organizzato da Anbi Sardegna in collaborazione con il Consorzio di Bonifica della Nurra, domenica scorsa a Sa Segada, nell’ambito della sesta edizione della “Sagra della fragola”.
La sfida è stata mettere insieme produttori, esperti agronomi, docenti universitari, rappresentanti del mondo agricolo e amministratori, per un momento di riflessione e approfondimento. Ognuno con il proprio bagaglio culturale, con le proprie esperienze. C’erano, tra gli altri, il sindaco di Alghero Mario Conoci e il presidente del Consiglio regionale Michele Pais. Ad aprire la tavola rotonda, dal titolo “Cambiamenti climatici-Fattore Acqua” è stato proprio il presidente di Anbi Sardegna, Gavino Zirattu, introducendo gli interventi degli esperti. Il docente universitario Emmanuele Farris, presidente della sezione sarda della Società Botanica Italiana, ha richiamato l'urgenza di azioni per l'adattamento ai cambiamenti climatici: «servono saggezza e lungimiranza istituzionale e imprenditoriale – ha detto - per lavorare sin da ora sia su captazione, stoccaggio e distribuzione sostenibile della risorsa idrica per scopo irriguo, compito dei Consorzi di Bonifica».
Giovanni Terrosu di Laore, agenzia che ha il compito istituzionale di supportare tecnicamente i produttori, ha puntato i riflettori sulla fragola della Nurra, soffermandosi sui concetti di sostenibilità agricola, ambientale e economica e calandoli nella realtà territoriale ed aziendale dei fragolicoltori. Ecosostenibilità nelle produzioni è proprio ciò che sta a cuore ai Consorzi di Bonifica. Il ruolo fondamentale dell'acqua e il suo impiego razionale e strategico così come l’auto sostentamento energetico, sono i temi su cui Anbi sta spingendo.
Dal 2009 la Regione investe circa 10 milioni di euro all'anno per il ristoro dei costi energetici affrontati dai Consorzi. Una spesa che si sarebbe potuta abbattere consentendo ai Consorzi di Bonifica di approvvigionarsi da soli.
«L'eccezionalità della fase storica e le emergenze pandemica e bellica, rendono ancora più strategici gli obbiettivi dell’autosufficienza alimentare ed energetica – ribadisce Gavino Zirattu - e in questo contesto è indispensabile incrementare le disponibilità idriche e consentire ai Consorzi di essere autosufficienti dal punto di vista energetico». Su questo aspetto il presidente del Consiglio regionale Michele Pais si è assunto pubblicamente un preciso impegno per la riforma della legge sui Consorzi di Bonifica, già entro la fine del mandato. «E’urgente che la Regione affronti la modifica della Legge 6 del 2008 per poter consentire ai Consorzi di essere autosufficienti anche nella produzione di energia elettrica – ha dichiarato – noi non possiamo affrontare una agricoltura moderna senza porci il problema dell’energia. governatore Solinas e l’intero Consiglio regionale questo problema lo hanno ben chiaro e ora andiamo avanti sulla road map che ci porterà presto alla modifica di questa normativa»>.
Nella foto: un momento del convegno promosso da Anbi Sardegna
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